Degli errori comportamentali, soprattutto di quelli in buona fede. Dell'importanza del discernimento per dare al comportamento la dignità di Anima...

In questo blog si parla spesso di Anima. Tuttavia, praticare Anima, o avere la pretesa di praticarLa, non vuol dire necessariamente avere raggiunto un equilibrio con noi stessi e all'interno delle relazioni, anche se lo scopo è sicuramente questo. Anzi, nella maggior parte dei casi, la ricerca interiore sfocia in un eccesso di sensibilità che all'interno delle relazioni, pur migliorando la comprensione dell'altro, nel bene e nel male, può rendere le nostre reazioni sbagliate, o meglio, inadeguate.
E' molto importante, quindi, imparare cosa sia il discernimento. In questo caso, sembra fondamentale imparare a discernere quale sia il giusto modo di relazionarsi, il che non implica mai una mancanza di comprensione dell'altro o di consapevolezza di sé stessi, piuttosto, significa imparare a soppesare parole e comportamenti con dignità e senza perdere di autenticità; altrimenti, può capitare che pur avendo ragione, se di ragione si può veramente parlare, si passi dalla parte del torto, proprio a causa di una reazione sbagliata.
Le relazioni sono il vero banco di prova nella nostra vita.
Tuttavia, anche se errare humanum est, sed perseverare diabolicum, a mio avviso, gli errori nei quali inciampiamo, se non altro, impongono di soffermarsi, anche se solo per un attimo, a guardare in faccia le nostre fragilità: gli errori possono così diventare un momento di ridimensionamento e di crescita personale e poiché, di solito, si sbaglia in buona fede, grazie alle nostre fragilità/errori abbiamo la possibilità di capire chi siano le persone delle quali ci siamo circondati, ovvero, possiamo capire quanto le persone che abbiamo intorno ci vogliano bene e quanto siano solidali con noi. Perché è quando sbagliamo e quando abbiamo bisogno di aiuto che possiamo comprendere chi siano i veri amici, è lì che viene a galla la vera la natura dei nostri rapporti con gli altri e quanto la nostra capacità di valutazione del prossimo sia attendibile.
Non basta quindi essere praticanti di Anima... forse, abbiamo anche bisogno dello Spirito?
Finché sarà il nostro Ego a tenere le redini della nostra esistenza, l'influenza di Anima e dello Spirito non potrà mai essere completa... e per noi sarà molto difficile portare a termine il nostro compito, ovvero, il motivo per il quale siamo qui.

Commenti

  1. marina, sei stata sublime con questo post.
    ecco il mio sunto, ,non si può descrivere in due parole.
    1) l'anima è addormentata e deve essere risvegliata ,il suo sonno è sostenuto dal matarerialismo e affidarsi agli ideali della sanità mentale, ovvero opprimere le passioni.
    2)forse hai capito la mia paura di relazionarmi con altre persone comparta farsi del male,quando dall'altra parte c'è una muraglia di patologie razionali, e ci si fa male come i sentimenti.
    3) lo sai che faccio e contemplo anima, perchè nessuno si accorge ,solo qualche volpone sa i miei patimenti perchè anima la conosce bene, ma diventa un auotterapia per il medesimo.
    4) gli errori,li possiamo anche associare ai fallimenti, sono la crescita della nostra parte nascosta,e qui tu lo sai quando sono debole e fragile,più si conosce e più ci sentiamo soli.
    5) E CHIUDO VORREI FARTI UNA MIA TESI,MA NON CREDO CHE E' IL LUOGO ADATTO,VEDI IO MI SONO MERAVIGLIATO DELL' EPISODIO DI QUELLA DONNA CHE ALL'UNIVERSITA' ,MI HA DONATO UN LIBRO ED E' SPARITA,OGGI HO CAPITO CHI ERA, CIRCA 10 ANNI FA' HO AIUTATO UNA RAGAZZA A STUDIARE FILOSOFIA,PERCHE AVEVO INTUITO CHE ERA PORTATA ,FECI DI TUTTO PER FARLA ENTRARE NEL CORSO DI OTTOBRE, OGGI INSEGNA A BOLOGNA ,HA SAPUTO DI ME GRAZIE AL PRO. A VERONA E MI HA OMAGGIATO.
    COME VEDI LA RELAZIONI NON SONO SEMPRE PERICOLOSE,MA IO E TU LO SAI QUANTA PAURA HO ,E QUANTE PERSONE CREDENO IN NOI ...RARE..L'UOMO DEL VENTESIMO SECOLO CONTA NON PER QUELLO CHE E' MA PèER QUELLO CHE HA!
    SE IO NON FALLIVO NELLA VITA NON SAREI MAI DIVENTATO OPERATORE D'ANIMA
    UN SALUTO A TUTTI
    DALL' ECHEGGIO NADDEANO

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  2. Va bene,
    ma io non penso che tu hai fallito, è solo ce le cose cambiano e che, a volte, per prendere una decisione come si deve, vera, non basta una vita intera.
    E' difficile cambiare perché è difficile affrontare le perdite, che al pari delle nascite, ci cambiano drasticamente la vita. E poiché chi lascia la via vecchia per la via nuova sa quel che lascia ma non s aquel che trova, per intraprendere una nuova strada, in un certo senso bisogna essere cambiati innanzi tutto noi: ovvero, essere a metà dell'opera.
    Io sbaglio continuamente, perché sono troppo sensibile ed oggi ho avuto una grande lezione di vita. Fa male ma sono contenta. C'è una lezione da imparare!
    bacio

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  3. allora sposi la mia tesi, quella dell' arcrobata nel vuoto, anch'io nella vita ho sempre cercato cosa? e non mi sono accrto che la chiave era vicino a me e non l'ho vista
    poi ,Mrina, cìè il fato è lui che ha deciso, vedi perchè ti sei trovata a fare questa opera ,perchè un viandante è passato da qui, io non ho la soluzione,ma penso che era tutto scritto,
    riguardo alle lezioni di vita ,siamo degli ottimi docenti
    echeggio naddeano

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  4. Invece, io Rosario mi sono resa conto di essere meno di una apprendista commessa.

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  5. la smetti ,non è cosi,perdersi e ritrovarsi .è anima, e tu lo sai quando ho fatto finta di non capire ,perchè avevo capito,ma sei arrabiata
    dai un echeggio Naddeano

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  6. ..questo è vero..bisogna abbandonarsi ..afrodite insegna..ma più volte mi sono abbandonato e.......
    poi e anche vero e prendo in prestito la bibbia
    lettere ai romani 17/19/
    di san paolo
    2IO FACCIO IL BENE CHE VOGLIO E NON IL MALE CHE VOGLIO2
    ...e chi sà perchè mi sono trovato sempre male e ho ricevuto tanto male..e una cosa che non capisco
    e tu vorresti che Anima rispondesse al logos
    volpone che fai mi metti alla prova......
    io sò di non sapere e nn vorrei capire
    il viandante

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  7. Non ti metto alla prova, ora vado a fare i piatti!

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  8. Non so davvero quale sia il motivo per cui sono qui .. però le tue parole sono belle, molto belle, e mi fanno riflettere su me, le mie amicizie, le mie relazioni .. perchè non basta pensare di conoscere se stessi, mettersi a disposiozione, ascoltare .. voler aiutare è difficile, si possono fare più errori che altro a volte .. ma dagli errori si può davvero imparare molto, su di noi e sugli altri, un cammino lungo ma proficuo tutto sommato.
    Notte Dolce :)

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  9. questo post sul relazionarsi capita quais el momento buono nella mia ennesima crisi,il primo scritto del viandante è bello.Sul relazionarsi proprio ieri trovandomi ad una festa in un locale sulla costa, guardavo la spiaggia con le onde che andavano e venivano e il cielo grigio mentre mi immergevo nei pensieri tristi della mia anima, ogni volta che mi trovo in certe situazioni come ieri preferivo che il tempo trascorresse velocemente, ed non essere costretta a vivere delle situazioni relazionari, anche se la festa è stata normale. Il fatto è che nell'infanzia e adolescenda ero traumatizzata ogni volta che andavo a feste o riunioni famigliari, ed allora pensavo che quando sarei cresciuta le cose sarebbero cambiate, invece detesto proprio queste riunioni del genere.
    Invece le cose cambiarono in bene per me, ma quelle persone di allora non mi hanno mai accettata e mi vedono sempre come ero allora e io mi sento come allora.
    In parole povere ho difficoltà a relazionare con i famigliari e i famigliari dei famigliari.
    Mentre per gli estranei è totalmente diverso, certe volte ho vissute esperienze così forti che non ci riuscirei una seconda volta,in certi casi riuscivo a farmi amico di miei nemici o di persone odiose, riesco a relazionarmi con persone molto più giovani di me o molto più vecchie.Ma oggi giorno osservo che le cose restano difficili,almeno per quei tipi di persone sensibili,nell'ultimo anno ho scoperto ma anche in passato, che la prima e quasi unica cosa che impedisce relazionarsi è la gelosia, e nell'ultimi anno al di là delle gelosie e difetti molte persone che conosco hanno buttato giù la maschera e hanno lasciato vedere la loro parte negativa, non nei miei confronti, ma in generale e quando ci sono di mezzo i soldi, cambiano bandiera facilmente.

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  10. Anche a me ad un certo punto è cambiata la situazione e sono accadute cose un pò simili (al viandante). Dopo tanti anni incontrai la mia ex preside delle scuole medie, e ci mettemmo a parlare di filosofia,(io che allora ero un asina e detestavo la scuola e non ho fatto scuole superiori) e maestre e prof che non conoscevo nemmeno, tutte meravigliate che
    io facevo e conoscevo delle tederminate cose, volevano sapere chi erano stati i miei insegnanti, dicevano che avevo un dono di fare quel che facevo, ma per loro il merito era della scuola. In realtà fù ben diverso, poiché con la scuola fino alle medie vissi il primo grande trauma. Alla fine rimango sempre perplessa, perché quello che sono è dovuto ai tanti anni di lettura di libri nella solitudine della mia giovinezza, e contrariata perché la scuola non mi aveva perniente aiutata anche se ne avevo bisogno allora, ma loro si prendono il merito.

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  11. Oggi giorno nel mio relazionarmi, conoscendo molto me stessa, la mia anima negli altri vede sempre il bene e li idealizzo percependo il loro lato migliore anche chi non conosco realmente, ma la mia testa che critica e analizza tutto mi fa vedere il loro lato peggiore, il fatto è che ha sempre ragione la testa e nella realtà avviene che ho quasi sempre ragione, qualche volta sbaglio, ma l'anima e il cuore soffrono.
    Certe volte la mia intuizione mi fa vedere subito quando il relazionarsi di una persona non è vera, però certe volte quando è sincera ho la tendenza a non credereci.

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  12. Zoè,
    bisogna imparare ad avere reazioni, come dire, composte...

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  13. MARY,
    mi sento molto vicina alla tua sofferenza morale. Io ho avuto grossi problemi per tutta la vita e la gelosia ha fatto la sua parte. Però, penso che i pensieri tristi non dipendano Anima...penso che Anima sia ingabbiata nei nostri pensieri tristi, non so come spiegarmi ma penso che per dare spazio alla propria essenza sia necessario sgomberare il campo...

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  14. mary
    coltiva anima
    fà come faccio osservo la vita nell'ombra delle passioni e cerco di evitarle ,ma poi c'è sempre un volpone che mi inchioda
    ......prega......potrebbe funzionare
    dona amore..lo sò che si riceve il contrario.. ma non ti preoccupare che passerà sempre un viandante che echeggia
    abbandonati ad afrodite
    il viandante

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  15. Carissime, Carissimi,

    L'anima è un meraviglioso portale di luce in sinergica fusione fra materia e spirito. Ma per aprire quelle radiose divine porte spazio/temporali bisogna predisporre, preparare, arare, seminare quel terreno interiore per poter accogliere quella grande radiosa luce.

    Solo aprendo il proprio discriminante cuore, attraverso i veri intimi sinceri sentimenti si può schiarire e diminuire il potere della grande illusione materiale / astrale e mentale; affinché sia possibile elevarsi oltre gli errori o le omissioni di amore.

    Solo quando l'essere si eleva oltre la realtà duale riesce ad equilibrare quelle meravigliose necessari forze opposte, per trasmutarle in quelle forze creative che come un magnete, per una legge di attrazione fanno affluire dai mondi spirituali più luce attraverso l'anima.

    Tutto questo ci fa capire che è necessario prima per conoscere sperimentare le forze opposte e dopo con compassione con amore e con saggezza armonizzare, bilanciare o trasmutarle in forze creative.

    Come il buon San Tommaso ci insegna Non ci può essere insegnamento verità, vero pensiero manifesto se prima non ha contemplato quella apparente duale illusione esteriore dentro se stesso.Affettuosamente
    Raffaele

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  16. RAFFAELE:
    duale mi suona di verità svelata

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  17. Cara Marina ho letto attentamente il post e i commenti molto intressanti e terapeutici.
    Mi rispecchio parecchio in Mary, per diversi motivi.
    Un abbraccio affettuoso.

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  18. STELLA,
    grazie del contributo preziosissimo...

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  19. ....nelle mie reazioni sono molto scomposta....forse perchè frequento poco la mia anima...dopo questo post....andrò a trovarla!!!!!!!!che fatica

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  20. UPUPA, come hai ragione, ma di solito le persone aggressive o irruente sono molto sensibili...

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  21. Tempo fa avevo capito di avere un difetto, quello di fare cose che agli occhi degli altri sembrerebbero sprecate, perché fare le cose senza avere una ricompensa è sbagliato, ma certe esperienze non hanno bisogno di ricompense perché fanno parte del bagaglio che ci si porta dietro. E' un difetto perché nella vita di oggi alla fine si finisce che si spreca la vita pensando agli altri (questo è quello che mi sono sentita dire), per cui bisognerebbe essere come gli altri, essere delle iene. Per questo il relazionarsi con gli altri è difficile. Spesso sento delle cose dagli altri, nel modo in cui vivono o come parlano che io mi metterei le mani nei capelli!

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  22. MARY,
    è un mondaccio inconsapevole, per questo ingordo e ipocrita.

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  23. Infatti, per 20 anni mi sono occupata della mia famiglia numerosa(dalla morte di mia madre), tra cui due con handicap, dopo questi 20 anni mi sono sentita dire dalle persone che avevo sprecato la mia vita, anche da una psicologa e da assistenti sociali, che dovevo pensare a me stessa ( invece loro non pensavano proprio a quelli che sono più svantaggiati tra cui i miei fratelli), e di conseguenza, quando una donna pensa alla famiglia e non a se stessa diventa suo malgrato una persona che sta al di fuori della società.Dei sbagli li ho fatti proprio per colpa di quelli che mi volevano cambiare la mia vita.Per conto mio ero rimasta perplessa, pensando in che mondo viviamo!
    Per fortuna sono stata più felice facendo di testa mia e sono felice della mia famiglia.
    Per questi e altri motivi nel realazionarsi sono molto sospetta.

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  24. MARY,
    più passa il tempo e più ti sento vicina...

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  25. Proprio oggi parlando con mia sorella, si parlava della difficoltà del relazionarsi e la diversità e le stranezze delle persone. Le difficoltà ci sono anche all'interno della famiglia, anche se avevndo avuto esperienze più o meno pessime, ancora non credo come si faccia a non accettare come madre i propri figli, di desiderare che se ne vadano via presto anche se sono normali e bravi, propensi a vivere la propria libertà.
    Se io avessi dei figli, la prima cosa che insegnerei e fagli vivere è la'more fraterno, perché l'unione e la'more reciproco fa migliorare al vita.

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  26. Mary,
    le famiglie sono un crogiolo di sofferenza! Grande!

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