La bellezza...e Bellezza e Bruttezza.

La bellezza non è materiale né appartiene alle parti. Una volta dissezionato un fiore, una volta persa la sua totalità, anche la bellezza è sparita. La bellezza appartiene al Tutto, è la grazia propria del Tutto; è più della somma delle parti. Se dissezioni un essere umano, la vita scompare; a quel punto hai solo un cadavere, conosci un corpo senza vita... Quella è la parte più preziosa. Manca proprio ciò che in realtà volevamo capire; tutto il resto è presente.
Kalil Gibran ha scritto un racconto... I suoi racconti si risolvono in poche righe, ma penetrano nel cuore dell'animo umano. Questo è il racconto.
"Dio creò il mondo e tutto ciò che era necessario. Si guardò intorno e pensò che mancavano due cose: la bellezza e la bruttezza. Quindi, queste furono le ultime cose che creò. Naturalmente, diede vesti bellissime a Bellezza e bruttissime a Bruttezza. Poi le mandò dal Paradiso sulla Terra.
"Dio creò il mondo e tutto ciò che era necessario. Si guardò intorno e pensò che mancavano due cose: la bellezza e la bruttezza. Quindi, queste furono le ultime cose che creò. Naturalmente, diede vesti bellissime a Bellezza e bruttissime a Bruttezza. Poi le mandò dal Paradiso sulla Terra.
Era un viaggio lungo e, quando raggiunsero la Terra esse si sentivano stanche e sporche, per cui la prima cosa che decisero di fare fu un bagno. Andarono nei pressi di un lago al mattino presto, mentre albeggiava, lasciarono i vestiti a riva e si tuffarono nell'acqua fresca. Era veramente piacevole e si godettero quel momento.
Bellezza nuotò fino al largo, ma quando si guardò alle spalle ebbe una sorpresa: Bruttezza era scomparsa. Tornando a riva, scoprì che le mancavano anche i vestiti. A quel punto Bellezza capì quello che le era successo: Bruttezza le aveva rubato i vestiti ed era scappata.
La storia si conclude così: da allora Bruttezza è celata sotto le vesti di Bellezza, mentre Bellezza è costretta ad indossare le vesti di Bruttezza.
Bellezza sta cercando Bruttezza ma non è ancora riuscita a trovarla."Il racconto è bellissimo. Bruttezza ha bisogno di qualcosa che l'aiuti a nascondersi, a fingere, ovvero di una maschera. A Bellezza una cosa del genere non era neanche venuta in mente. Mai avrebbe immaginato che Bruttezza le avrebbe rubato i vestiti e sarebbe scappata... Il suo cuore era troppo pieno d'estasi e bontà per fare squallidi giochi...
(OSHO, "Liberi di essere", Mondadori)
Non amo fare squallidi giochi mia Marina...mille miglia lungi da me...!
RispondiEliminaLO SO. PER ALCUNI NON E' POSSIBILE VIVERE CON UNA BIECA MASCHERA...TUTTAVIA, OGNUNO DI NOI HA LE SUE MASCHERE...PURTROPPO.
RispondiEliminaBUONANOTTE STELLINA
Concordo con te cara Marina.
RispondiEliminaE sai una cosa? Sai la delusione più brutta? (tanto per rimanere in tema bellezza e bruttezza)
Scoprire quelle maschere di bruttezza indosso a persone belle..in pratica Gibran ha visto giusto, e prima o poi mia cara le maschere cadono..eccome se cadono ma se si resta muti e non si dice di aver capito...si fa la figura degli ingenui...ma...la bellezza non fa mai squallidi giochi e non ferisce manco chi si meriterebbe un colpo in testa!!
buon weekend dolce triade botticelliana marinariannachiara
Baci tre
Grazie Calliope.
RispondiEliminaMondo ingordo ed ipocrita, cara mia...
Marina
Si Marina tutti abbiamo delle maschere...ma la vera Bellezza consiste nel saperle gettare.
RispondiEliminaFragilità non vuol dire essere stupidi...te lo die una 100% fragile^_^
marina
RispondiEliminaelogio al post
mi ricorda il concetto che i greci avevano bello e buon per loro era una sola cosa,
la bellezza interiore fà nascere la poesia
insomma il bello e buono che possediamo
fà brillantaza celestiale
illuminano i cuori torbiti
e le maschere opache
il viandante triste
Calliope io adoro la fragilità, garda gli artisti, la maggior parte di loro sono tristi. Leggi il post sul destino, ti prego, il dialogo col Sé superiore, Calliope.....
RispondiEliminaRosario, la parola greca è Kalagatos, me lo ha insegnato il Prof.
RispondiEliminaciao a tutti.
RispondiEliminaNella mia adolescenza combattevo contro la bellezza/bruttezza e i pregiudizi, ero fragile, sentivo di non essere accettata, si poteva vivere e avere la gelosia degli altri ed essere considerati pessimi allo stesso tempo? perché certe volte rendono gli anni della prima giovinezza (che sono i più belli) li fanno diventare i più brutti?
Eppure adesso so che la bellezza e la bruttezza non centrano niente.
E infatti le maschere sono cadute tutte o quasi.
Eppure il destino appare strano io ero l'unica tra tutte quelle persone, che mmi ero messa a scrivere poesie e altre cose ed ero uscita sui giornali per quello che faccio, invece qualcuna di quelle altre persone sono usite sui giornali perché facevano le prostitute,eeccc.
E me lo ero chiesto, la vera bellezza sta dentro se si è veri.
Mary, io penso che tu sei una persona bella. Certo, ti dico la verità, credo che vivere da Roma in giù sia un bel cappio al collo. Io ho vissuto la mia infanzia e la mia adolescenza a Terracina. Un paesaccio del centro sud, appunto, a cento km a sud di Roma...lasciamo stare che è meglio. Una mentalità che mi ha distrutto gli anni più belli ed io, fra l'altro, ero una bella ragazza: peggio! Bella,brava a scuola, sesibile, pulita, senza malizia...mi hanno massacrato, inclusa la mia famiglia...ed il resto lo ha fatto il destino. E va bene va!
RispondiEliminache delizia questi cuori
RispondiEliminali abbineri con un calice
prosecco piemontese...meglio dello champagne francese
il viandante triste
Buona giornata Mariannachiara!
RispondiEliminaPinuccia
Buonagiornata a PINUCCIA e a ROSARIO...e a tutti tutti...
RispondiEliminaAssai Carissime,
RispondiEliminacome potrei spiegarvi il mio antico atavico errante guerriero che si ritrova con un cuore di colomba e di leone messi insieme.
Anch’io la penso come il vostro meraviglioso cuore, anche se mi esprimo con parole ed espressioni diverse che rispecchiano il sociale, il condizionamento, la cultura e i legami e tante altre cose del vivere questa nostra materialistica consumistica ma necessaria vita.
Attraverso il grande dolore il mio torturato cuore è andato oltre le apparenze di quelle numerose ILLUSORIE MASCHERE che molti mostrano per farne un valido giustificato modus dell’apparire e non nel vero essere, non del vero essere interiore..
E’ difficile parlare con verità in un mondo corrotto e pieno di arrogante cinismo egoistico che nasconde anche una assai povertà interiore. E’ difficile a volte accettare chi non parla di futili discorsi, e vorrebbe invece parlare con sincerità di certe verità. La sincerità, ormai si pensa che è una virtù già scomparsa da tanto tempo, ma che ancora vive e cova in qualche cuore umano che a stendo a volte vuole confrontarsi. Confrontarsi non con le cose apparenti e futili del vivere la vita, ma su quelle assai strane tematiche esistenziali che riguardano tutti anche se tutti non vogliono capire che nell’essenza siamo fratelli di quella unica realtà irraggiungibile razionalmente che da qui chiamiamo Dio.
Penso che in ogni essere c’è una moltitudine di maschere. Perché nell’essenza si è stati attori di tante parti interpretative, in tanti sentieri di vita, con diversi ruoli a volte anche inaccettabili perché diversi dalla nostra vera intima essenza. La vera riscoperta è spogliarsi ti tutte queste apparenti facciate, ma per fare questo è necessario prima conoscere se stessi, elevarsi oltre gli errori per proiettarsi verso quel consapevole tortuoso sentiero evolutivo.
Sono d'accordo con te RAF,
RispondiEliminail mondo è un "mondo in maschera"!