La magia della ragione...



"Cosmografia di Petrus Apianus, Anversa, 1529

TRATTO da "Il libraio di Amsterdam" di Amineh Pakravan.

"Osservando questa figura della Cosmografia di Apiano, siamo giunti a considerare che dietro il mondo che vediamo se ne nasconde un altro che non conosceremo mai se non lo guardiamo nel modo giusto..........per conoscere questo mondo bisogna usare solo il linguaggio della ragione commensurabile, inevitabile, della ragione semplice e inconfutabile...........L'immaginazione ci porta a inventare il mondo, ma il mondo esiste di per sé. Noi possiamo solo scoprirlo togliendolo dall'ombra impenetrabile della nostra ignoranza. Eratostene di Alessandria.............La ragione può apparire arida, certamente più arida dell'immaginazione, ma non lo è. Come potremmo mai capire l'armonia che il Signore ha infuso nel Creato? La ragione, più ancora dell'immaginazione, ha una forza magica che può aprire la porta dei sogni, ma solo di quelli possibili...........Ma guardali bene, questi due che osservano il campanile seguendo le rette tracciate tra loro e la sommità. Scopriranno l'altezza del campanile senza neanche salirvi. Sono degli indovini? No, ragazzo mio. E' qui che inizia la magia della ragione che li renderà padroni della realtà oltre le apparenze..............Mi capisci?.........Guillame rimase da solo e scrisse su un foglio alla meglio le parole commensurabile, inevitabile, inconfutabile. Un altro enigma da sciogliere. La sua mente era in fiamme. Appoggiò la fronte sul legno del tavolo e chiuse gli occhi cercando di raffigurarsi la magia della ragione."

OSSERVAZIONI:
Credo che la ragione abbia una sua magia e credo che chiunque decida di rapportarsi a se stesso e agli altri in modo autentico non possa prescindere dalla capacità riflessiva.
Sono interessata al Cosmo, alle sue leggi e ai suoi misteri, ma propendo a credere nella Creazione e non nel Creato...tutta la sofferenza di questa terra non avrebbe senso se ciascuno di noi non potesse contribuire a rinnovare l'Universo: credo nel cambiamento.
Credo che l'Universo si esprima anche attraverso i numeri.
Tuttavia, riguardo a commensurabile, inevitabile, inconfutabile, non posso eticamente affermare di essere in grado di spiegare ogni esperienza del mio quotidiano con la ragione, non sarei autentica. Molti sono i fatti apparentemente inspiegabili che mi accadono. Ora, non so se la mia lettura di essi dipenda dall'ignoranza ma io sperimento continuamente l'irrazionale che nella mia vita esiste, tutto qui. Questo irrazionale non lo cerco fanaticamente, esso irrompe nelle mie giornate ed io ne prendo atto e ne ringrazio il mio Dio con umiltà. C'è da dire che queste irruzioni del divino nella mia vita sono fatti introspettivi che, evidentemente, possono essere detti ma spesso non condivisi se non in una ristretta cerchia. La verità poi, quella vera, se veramente esiste, non la conosce nessuno. Certo è pur vero che divino può essere considerato tutto ciò che non si conosce ma chi lo può dire se l'irrazionalità, non intesa come mancanza di senno, con tutto il suo seguito, non rappresenti la prossima terra di conquista dell'uomo?

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