Meister Eckhart: Lo spirito non vuole altro che quel che Dio vuole, e questa non è la sua assenza di libertà, ma la sua libertà originaria...
[...] Se l'uomo si distoglie dalle cose temporali e si rivolge in sé stesso, scorge una luce celeste venuta dal cielo. Essa è al di sotto del cielo, e tuttavia dal cielo. In quella luce l'uomo trova soddisfazione, e nondimeno essa è corporea: dicono che sia materia. [...] lo spirito: non si lascia appagare da quella luce, ma penetra in alto, attraverso il firmamento e il cielo, fino a giungere a quello spirito che muove il cielo; e dal movimento del cielo verdeggia e si ricopre di foglie tutto ciò che è nel mondo. Ma neppure questo basta allo spirito che si spinge più avanti, nel vertice e nella prima sorgente, da cui lo spirito ha la sua scaturigine.
Questo spirito deve oltrepassare ogni numero, penetrare attraverso ed oltre ogni molteplicità; allora esso viene penetrato da Dio; ma mentre egli penetra in me, io penetro in lui! Dio conduce questo spirito nel deserto e nell'unità di sé stesso. Questo spirito non ha un perché: se dovesse avere un perché, anche l'unità dovrebbe avere il suo perché. Questo spirito sta in libertà ed unità.
[...] Dio non costringe la volontà, piuttosto la pone nella libertà, in modo tale che essa non vuole altro che ciò che è Dio stesso, e che la libertà stessa è.
(Sermoni Tedeschi)
Buongiorno cara AcquaMarina,
RispondiEliminache bel post!!!!
forse per attirare questa luce e risvegliare quella scintilla che dorme in noi simile a quella che discende dall'alto,la preghiera e'un mezzo molto potente!
grazie per quello che condividi.
volevo inviarti una immagine di un quadro di Botticelli che si intitola La nativita' mistica,ma non ci riesco ad inserirla...vedrai che alla fine il regalo me lo farai tu riuscendoci a metterla!eh eh!
baci
gea
Marina,stavo facendo una ricerca e sono venuta qui da te!
RispondiEliminami andava di condividere con te e gli altri amici questo mio pensiero.Leggendo i post degli anni passati,e' come per me se li intuissi ad un livello diverso,i miei stessi interventi mi danno la prova di cio',ogni tuo prezioso dono si accende di significato adesso in questo albero di natale che' e' la mia anima!
grazie
gea
Ciao Gea, Platone stesso era convinto che la dottrina segreta potesse essere intuita attraverso preconcetti... bisogna essere pronti, a Dio piacendo.
RispondiEliminaGrande Marina,verso nuovi orizzonti si rivolge lo sguardo di chi anela al senso e alla libertà dell'anima, dice Carla Stroppa .E' uno suardo colmo, proteso verso la fluida conoscenza, simile al tuo...BACI
RispondiEliminaMi associo al tuo splendido post con UN AUGURIO
di
Natale sempre
Ridestaci
refoli di vento
non c’è acqua per scuri bruciate
non c’è aria
siamo nervi scomposti
cigolìi di lampi
nel magma annidiato
di ruvida terra
su renne bagnate
di nuova carena
su battiti di ala furente
tramonti senz’ albe
spasimi lievi striati
di rancide stelle
ridestaci
fondali lucenti
non c’è aria
siamo germogli non dischiusi
orizzonti reticenti
lingue arse
ricolme di rinunce
su stralci di sconforti
ridestaci
dove il suono tace
e la notte non ha luci
dove tutto e niente
è piaga incisa
sul guanciale
ridestaci
la nascita su raccordi
di liberi respiri
è notte alta assordante
ma dinanzi alle braccia
dell’abete innevato
attenderemo natale
sempre
Maria Allo
Ciao maria e grazie infinite per la poesia e per gli auguri di Natale che ricambio con tutto il cuore.
RispondiEliminaMarinariannachiara