Scritti per richiamare alla memoria coloro che sono membri dell'Accademia.


"Platone dice che lo scritto ha il suo significato solo per colui che già sa, come mezzo di richiamo alla memoria. Perciò lo scritto più perfetto deve imitare la forza dell'insegnamento orale: proprio al fine di ricordare il modo in cui colui che conosce è diventato conoscente. Lo scritto deve essere 'un tesoro per il richiamo alla memoria' per chi scrive e per i filosofi suoi compagni. Invece per Schleiermaker lo scritto deve essere il mezzo, che è il migliore in secondo grado, per portare colui che non sa al sapere. La totalità degli scritti ha dunque una propria finalità generale di insegnamento e di educazione. Ma, secondo Platone, lo scritto in generale non ha una finalità di insegnamento e di educazione, ma soltanto la finalità di richiamare alla memoria per colui  che è già educato e possiede conoscenza. La spiegazione del passo del Fedro presuppone l'esistenza dell'Accademia, e gli scritti sono mezzi per richiamare alla memoria per coloro che sono membri dell'Accademia."
(F. Nietzsche)

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