SATURNO contro CARTESIO...la via verso il pensiero creativo, verso l'Inaccessibile...

A ognuno è capitato di giudicare irrazionale la condotta di un altro allorché ci sembra che disattenda le regole comportamentali condivise da tutti. Ora, per definire il problema diciamo che siamo dei cartesiani, perché il nostro pensiero è sempre coerente e sembra godere della propria coerenza... Noi che apparteniamo al mondo occidentale abbiamo questa forma mentis e dalla scuola materna all'università siamo educati a questo pensiero. Tuttavia, accade che le persone vadano a consultare un cartomante, un astrologo oppure, perché no, uno psicoanalista. Nonostante l'orientamento cosciente e razionale, in realtà, nei momenti difficili della vita, entrano in azione le componenti irrazionali della vita... ciò significa che una parte di noi è intimamente insoddisfatta dell'approccio razionale perché questo ci lascia sempre aridi, in altri termini non è in grado di nutrirci. Facilmente, allora, si può sconfinare in un'altra modalità di pensiero, per cui è normale credere che se si è nati un certo giorno e ad una certa ora Saturno ha influito sulla nostra personalità. Questo tipo di logica non segue le leggi casuali, infatti si potrebbe anche pensare che se si è nati in un momento in cui un jet passava sulla città, esso ha influenzato la nostra esistenza. Tuttavia, dal momento che, nonostante tutto, una tale esigenza si rende manifesta, a noi psicologi è dato di comprenderla e non giudicarla...Il nostro mondo così come è organizzato, appare il risultato di un continuo esercizio di equilibrio tra la luce della ragione e le tenebre dell'irrazionale. Un esempio di fenomeno irrazionale è il sogno. Appena si allenta la tensione della veglia e il sonno prende il sopravvento, l'Io momentaneamente si disgrega ed emerge un tipo di pensiero assai lontano dal mondo della coscienza... I sogni appaiono sì illogici ma, grazie a Freud, è possibile trovare un senso a questa incomprensibilità. Del resto è bene ricordare che la logica risulta per noi l'unico linguaggio comprensibile, Jung sostiene che alla fine è sempre la coscienza a decidere, perché l'unica possibilità che noi abbiamo di scegliere e di agire si pone sempre a livello cartesiano, non a livello onirico. Dobbiamo rapportare, perciò, il messaggio del sogno a un linguaggio comprensibile e utilizzabile da parte della coscienza.
Tuttavia, il mondo razionale ha facoltà di nutrire, come un concime, una linfa vitale, che poi deve passare attraverso il filtro dell'Io. Il problema si presenta quando l'Io diventa così rigido da non permettere a questa dimensione psicologica di filtrare e, quindi, di arricchire la nostra vita. La frase in vino veritas ci dice che nel momento in cui si beve più vino di quanto se ne possa tollerare, l'alcol dissolve le difese dell'Io e prende il sopravvento il processo primario... si può ragionevolmente pensare che l'ubriacarsi corrisponda ad una sorta di follia voluta...
Personalmente, sono del parere che sia necessario vivere questa esperienza.
L'essere umano che riesce a vivere le sue emozioni si lascia sconvolgere come un campo che viene arato: rivoltare le zolle permette di portare alla luce un terreno fertile.
VUOTO D'AMORE
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
nei grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
(Alda Merini)
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
nei grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
(Alda Merini)
E' ovvio, comunque, che non si possa coltivare una terra che venga continuamente tormentata, perchè c'è anche bisogno di un consolidamento perché i semi possano germogliare. Si racconta anzi che la guerra di Troia sia stata dovuta al desiderio da parte della Terra di liberarsi dal peso di quegli uomini che la opprimevano, e Sofocle nell'Antigone faceva dire al coro che l'uomo è l'essere più terribile del cosmo appunto perché tormenta e soggioga la terra.
Allora, per andare avanti possiamo dire che sia il processo primario che il processo secondario, a cui corrispondono rispettivamente il principio di piacere e il principio di realtà, sia Saturno che Cartesio concorrono all'attività creativa... I sogni delle persone creative serbano per noi profonde risonanze e profondi significati. Robert Louis Stevenson sognò per intero il tema di fondo del suo libro Dottor Jeckyll e Mister Hyde e il chimico russo Mendeleev sognò la classificazione periodica degli elementi dopo aver fatto esperimenti con cartoncini, come in un gioco di pazienza, per trovare questo ordine.
Quindi, l'immagine del fiume sacro che scorre attraverso caverne inaccessibili all'uomo e si dirige a caverne senza sole ci appare efficace, quasi un correlativo oggettivo per usare l'espressione di Eliot, del processo primario. Il fiume, come il processo primario potremmo dire, disegna labirinti e l'immagine del labirinto ci riporta al mito di Teseo e Arianna. Teseo uccide il Minotauro ed è ricondotto fuori dal labirinto dal filo della ragione, ovvero dal processo secondario. Ma l'uccisione del Minotauro non deve essere presa alla lettera. Se il Minotauro, infatti, è Dioniso, allora il Minotauro è immortale e dunque non può essere ucciso... Ciò significa che a dispetto della nostra consapevolezza, il fiume scorre, esso non può essere fermato; occorre pertanto, porgere l'attenzione ai modi del suo erompere dal profondo... Di fatto, però, ogni discorso risulta sempre ridutivo dell'esperienza profonda, ecco perché mi appare necessario mettere in relazione il sogno e il processo creativo...la natura del genio...quel quid che sfugge alla categoria della comprensione e del discorso... Lo studio del genio è, in ultima analisi, lo studio della creatività umana, e il suo interesse primario risiede nell'essere creativo piuttosto che nell'opera da lui creata....in fondo, chi ha genio non lo sa e chi non ha genio non può sapere cosa sia. (Murray)... Si tratta allora, per noi, di dimorare nell'aporia, di convivere con essa e di trasformarla in un progetto individuale. E' l'alterità che costituisce, per così dire, il gradiente della trasformazione, e ciò vale anche là dove questa alterità ci appare vuota o generalissima come nel caso del genio e della creatività. Sul genio così come sull'arte la psicoanalisi non ha nulla da dire...." (Aldo Carotenuto)
Quindi, l'immagine del fiume sacro che scorre attraverso caverne inaccessibili all'uomo e si dirige a caverne senza sole ci appare efficace, quasi un correlativo oggettivo per usare l'espressione di Eliot, del processo primario. Il fiume, come il processo primario potremmo dire, disegna labirinti e l'immagine del labirinto ci riporta al mito di Teseo e Arianna. Teseo uccide il Minotauro ed è ricondotto fuori dal labirinto dal filo della ragione, ovvero dal processo secondario. Ma l'uccisione del Minotauro non deve essere presa alla lettera. Se il Minotauro, infatti, è Dioniso, allora il Minotauro è immortale e dunque non può essere ucciso... Ciò significa che a dispetto della nostra consapevolezza, il fiume scorre, esso non può essere fermato; occorre pertanto, porgere l'attenzione ai modi del suo erompere dal profondo... Di fatto, però, ogni discorso risulta sempre ridutivo dell'esperienza profonda, ecco perché mi appare necessario mettere in relazione il sogno e il processo creativo...la natura del genio...quel quid che sfugge alla categoria della comprensione e del discorso... Lo studio del genio è, in ultima analisi, lo studio della creatività umana, e il suo interesse primario risiede nell'essere creativo piuttosto che nell'opera da lui creata....in fondo, chi ha genio non lo sa e chi non ha genio non può sapere cosa sia. (Murray)... Si tratta allora, per noi, di dimorare nell'aporia, di convivere con essa e di trasformarla in un progetto individuale. E' l'alterità che costituisce, per così dire, il gradiente della trasformazione, e ciò vale anche là dove questa alterità ci appare vuota o generalissima come nel caso del genio e della creatività. Sul genio così come sull'arte la psicoanalisi non ha nulla da dire...." (Aldo Carotenuto)
...continua nel prossimo post.
"Il nostro mondo così come è organizzato, appare il risultato di un continuo esercizio di equilibrio tra la luce della ragione e le tenebre dell'irrazionale"....che frase!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaun abbraccio
Upupa, trovo Carotenuto un anima affine...
RispondiEliminaCiao Marina,
RispondiEliminapost interessante...roba fine.
un abbraccio
...cogito ergo sum
RispondiEliminavolpone ho letto il post precedente,rettifico l'anonimo che non si è firmato non sono io
ma percepisco che mi sembra uno spasimante da come scrive ...massimo rispetto delle sue parole la mente mi porta alle pene d'amor perdute
tu sai che "il viandante" i labirinti e i meandri della ratio li conosce molto bene
e ammiro quell'anonimo la sua sincerittà nei confronti di maria
ma siccome faccio parte dell'universo degli uomini ,quando gli uomini leggono e rileggono hanno solo una sola cosa in testa.
ho il massimo ripsetto e non ho nessuna intenzione di essere un pedante o un saggio sono solo un viandante "normale" che le valenze maschile le conosce bene e mi sucita questo pensiero sincero che mi riporta indietro nel tempo quando ho inziato questo cammino toutuoso e complesso ,chiedo scusa all'anonimo non mi sono mai permesso di alzare il dito o di criticare i deliri del cuore ,ma posso suggerire all'amico che comunque finisce si progredisce
grazie e rinnovo le scuse .è solo una mia sensazione perdono di quello che ho detto ma penso che sia salutare per tutti .
il viandante
Sara,
RispondiEliminasì: Carotenuto, in effetti, era un aristocratico del pensiero a mio modesto avviso.
Baci.
Rosà,
RispondiEliminae che eh! Insomma, allora Circe nella sua grande sensibilità aveva ragione a trasformare gli uomini in porci...certo, quando poi è arrivato il ficaccio se ne è innamorata però. E allora, ben venga per Maria l'Anonimo ficaccio!
Baci a te e all'Anonimo.
marina io mi abbandono alla maga Circe Santone di Terracina,perchè vedi tu lo sai di cosa penso di noi uomini .....abbiamo una visione corta basta che si arriva a 80 cm il resto non conta più..
RispondiEliminala delicatezza dell'amore delle donne ,che oggi manca,è di un sublime inpercettibile per noi uomini , quindi lascio il giudizio alla mia Santa Prottrettice Maga Circe e ti accendo anche un cero per avere unsentenza di sofia che a me manca ,credo di avere capito poco rispetto alla Santissima
quindi
ARSENICO E CHAMPAGNE
PER IL VIANDANTE
le cose private a noi non interessano,siamo seri erispettosi verso le cose che non ci appartengono
ripeto è sola una mia modesta considerazione
chiedo in anticipo scusa ,nessuno è giudice o arbitro delle passioni altrui,anche se a questo mondo ci sono persone che non si fanno l'undicesimo comandamento
un saluto caloroso a Valerio e aGea mi hanno telefonato stasera,Volpone e come sono felice quando sento i veri cuori vicino
invece
NOW WE ARE FREE
IL VIANDANTE
Rosario,
RispondiEliminama dai! IL SOLITO IGNOTO GABRIELE LA PORTA 30.000 euro...se c'ero io al posto del concorrente gli dicevo: "imbusta patatine" oppure peggio "Insegna religione"...Circe come sono...
Ma va va...
....è un laziale circe abbi pietà
RispondiEliminadi loro che non sanno quel che fanno...
il viandante
Viandante,
RispondiEliminaPRIME.
…come tutti i fedeli entrano nel tempio del loro Dio ,per pregare e farsi proteggere.
RispondiEliminaCosi anch’io sono entrato nel tempio della mia Dea .
Toc !Toc! Toc!
POSSO ENTRARE ?
ODDIO IL VAINDANTE!
SANTA MAGA OGGI E’ UNA GIORNATA DURA PER ME E DI M.S.C.
VA VIANDANTE
MA SANTA PROTEGGIMI OGGI SO PROPPRIO C…..
VA VIANDANTE
MA……
VA ,VA, VA, VIANDANTE
(che SANTA benedizione che mi ha dato la mia protettrice)
Un abbraccio
Rosario....................ma va va.
RispondiElimina