Chi siamo...

Raffaello Sanzio - Le tre Grazie

"Sai Gabriele, ogni notte, io sogno che la mia casa ha, inaspettatamente, nuove stanze. Pensa, alcune di queste sono in comune con altre abitazioni: spazi comuni; con chi?, io non lo so. Altre sono da sistemare, molte grandiose ed alcune stranissime, un po’ come le costruzioni visionarie di Gaudì… A volte, la casa è nuova, nel senso che non è quella dove vivo e nemmeno una delle tante del mio passato, come invece, altre volte mi capita di sognare… Altri sogni, invece, rappresentano percorsi che, ad un certo punto, divengoni dirupi che affacciano su infiniti spazi e, a volte, io mi butto e volo perché so che potrò planare; oppure, sono pareti da scalare o cunicoli nei quali mi riesce difficile entrare ma dai quali riesco sempre ad uscire, non si capisce come e che, poi, diventano interni con scale che salgono e scendono e questi interni si tramutano continuamente e diventano scuole e, nell’incedere, diventano ospedali o grandissimi luoghi dove c’è un via vai di gente con scale mobili ed ascensori che una volta presi non si capisce dove si fermeranno, spesso su strade sopraelevate dove prendere treni volanti verso destinazioni ignote. Che strano, ho sognato di essere in macchina con le mie ragazze e, improvvisamente, precitiamo, so che non c’è nulla da fare: è la fine per noi, moriremo… E comando di svegliarmi e mi sveglio: che bello, era solo un sogno pauroso.
Ribadisco, riguardo all’Amore in generale (non quello romantico che attira, quello del “t’amerà, pur se non vuole” (Saffo), del “vieni da me” (Marquez), del “Amor c’ha nullo amato amar perdona” (…)), io ci provo ad amare ma non ci riesco mai fino in fondo…lo scoglio dell’altro, a volte, me lo impedisce…è un po’ come quando un sogno mi impaurisce ed io comando di svegliarmi..." Marina


Magritte, DOOR


"Il sogno è una piccola porta occulta che conduce alla parte più nascosta ed intima dell'Anima, aperta sull'originaria notte cosmica che era anima assai prima che esistesse una coscienza dell'io, e che soppravviverà come anima a tutti i prodotti della coscienza dell'io, giacché ogni coscienza dell'io è isolata e conosce il singolo in quanto divide e separa e vede tutto ciò che ha rapporto con questo io. La coscienza dell'io consta di pure limitazioni, anche quando si estende alle più lontane nebulose stellari. Ogni coscienza divide: ma col sogno noi penetriamo nell'uomo più profondo, universale, vero ed eterno, ancora immmerso in quella oscurità della notte primitiva in cui egli era il tutto e tutto era in lui, nella natura priva di ogni differenziazione e di ogni "essere io". Da una tale profondità, collegante il tutto, nasce il sogno, per quanto infantile, grottesco e anormale esso sia." (C. G. Jung - La realtà dell'anima.)

Commenti

  1. Amore e coincidenza
    Caro volpone e amici di anima , io vivo di coincidenze e ho sperimentato che coincidenza è amore
    Tutto tende all’uno , il motore della vita è amore e oggi mentre ero avvolto nei mie pensieri mi sono usciti questi versi,perché in un'altra parte del mondo qualcuno ha la mia stessa passione
    La prova l’ho avuto aprendo la mia posta quindi vi voglio bene a tutti perché voi siete la prova evidente dell’amore vi dono i mie versi con il cuore ,è la testimonianza che “siamo capaci di amare
    Un abbraccio folle (perché l’amore è follia)
    Follia divina
    Ogni lacrime ,è una lezione
    Ogni petalo di un fiore è un sogno
    Ogni sguardo è un traguardo
    Ogni sogno una speranza
    Ogni respiro eco è un’ onda struggente
    Delirante fascino divino indescrivibile

    Amore fa gli uomini
    Amore fa piangere il cuore
    Amore ti fa voler bene
    Amore ti fa conoscere sofia
    Amore colora i fiori
    Amore arcobaleno di gioia e pianti
    Amore avvicina i cuori lontani
    Amore intrupito uragano inavvertito
    Amore che seppellisce il male consolidato
    Amore leggerezza dell’anima
    Amore fa parlare solo il cuore
    Amore…………………




    Eh Marina continua tu il mio fondo poetico è andato in riserva , scherzo ,ma una cosa è sicura chi è “rapito” di anima è questo il resto dio li perdoni
    Il viandante

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  2. ...Amore ti distrugge la vita...
    ma per molti non è possibile non rispondere al richiamo...

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  3. Amore significa anche accettazione
    dell'imprevedibilità dell'altro
    e non privarlo della sua libertà
    Amore significa anche coraggio di rivelare
    le proprie fragilità
    Ebbrezza divina ,mistica follia
    AMORE
    BACI

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  4. Maria,
    Amore, amore, amore...a me mi ha cambiato la vita e mi sta uccidendo.Speriamo che ci sia un cambiamento. baci.

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  5. Buona notte mia cara,
    ieri ho trovato questo scritto su un blog molto interessante che mi piacerebbe tu leggessi.
    Io credo che il sogno, oltre a rispecchiare le nostre ansie e i nostri desideri, sia anche il momento in cui il nostro Sè interagisce liberamente con tutte le altre realtà dell'universo, nello spazio e nel tempo, nella grande trama che unisce tutte le esistenze.

    Il nostro Sè, durante il sonno, è in grado di svincolarsi dalla realtà tangibile, dalla quotidianità che, pur fornendoci tramite le esperienze di ogni giorno il "materiale" e le sfide su cui lavorare per evolvere, troppo spesso rischia di intrappolarci in un andirinvieni ripetitivo e monotono, che se viene vissuto come fine a sè stesso immeschinisce e impoverisce la nostra anima.

    Il nostro Sè, nei momenti in cui è lasciato libero di espimersi e di viaggiare nelle varie dimensioni spazio-temporali, è in grado di fornirci delle informazioni e dei messaggi importanti. Il sogno (come certi tipi di visualizzazioni e come i viaggi sciamanici) è uno di quei momenti. Il Sè riveste un po' il ruolo del colombo viaggiatore.

    Innanzitutto è importante ricordare i sogni che facciamo. Un metodo efficace? Quando siamo a metà fra lo stato di coscienza ordinaria e il dormi-veglia (in pratica quando incominciamo a sbattere le palpebre per il sonno e ci prepariamo a spegnere la luce sul comodino), dovremmo cercare di esprimere (ad alta voce o metalmente) la volontà di ricordare i nostri sogni l'indomani. E' un po' come raccomandare al nostro Sè di portare indietro i messaggi e le esperienze che vivrà durante il suo viaggio in modo integro e riconoscibile. Come dare istruzioni al nostro piccione viaggiatore.

    Quando ci svegliamo e il sogno è ancora fresco e vivo nella nostra mente, dobbiamo sforzarci di trascrivere tutto quanto ricordiamo, eventi e sensazioni. Se non lo facciamo, il sogno rischia di svanire, o di sopravvivere troppo frammentato. Questo ci indurrebbe a riempirne arbitrariamente le lacune, per trasformare il sogno in una sorta di filmato mentale che abbia un capo e una coda (per come li intendiamo nello stato di coscienza ordinaria), ma sfalseremmo sicuramente il vero messaggio del sogno.

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  6. Leggendo "Il Sesto Senso" di Stuart Wilde, ho trovato una tecnica interessante per interpretare i messaggi che il nostro Sè ci comunica durante l'attività onirica. L'autore di questo libro attribuisce questo metodo a Fritz Perls, uno psicoanalista tedesco che ha dato un notevole contributo nell' ambito della psicoterapia gestaltica.

    E' molto semplice, ma bisogna avere a disposizione un po' di tempo e un luogo tranquillo per mettersi in uno stato meditativo e raggiungere così una bassa frequenza cerebrale. Non avrebbe senso interpretare razionalmente gli elementi del nostro sogno: bisogna lasciar parlare il nostro inconscio.

    Una volta raggiunta la condizione adeguata, si ripercorre il sogno con l'occhio della mente, cercando di impersonarne tutti gli elementi e di "farli parlare" come se fossero dei personaggi (un po' come fa Jodorowsky con gli Arcani Maggiori).

    cara marina,in fondo dialogare con gli elementi del sogno e magari porgere loro pure delle domande ci potrebbe regalare sorprese.
    ne parlero'con il prof nel tuo eden.
    PS...se stai morendo per AMORE sei sulla strada giusta...

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  7. Ciao Gea,
    vedo che l'attività intellettuale ferve. Ti ringrazio tesorino...sapessi cosa ti devo raccontare...voglio il tuo parere! A dopo.....

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