Estasi, transverberazione; oltre l'ispirazione.

Estasi di Santa Teresa, BERNINI

E' nel cielo e nella terra che sta la capacità di cantare con tono tragico inni di lode e benedizione in onore del Padre dell'essere; l'uomo infatti rispetto agli altri animali ha la prerogativa di venerare il reale, e il cielo sempre melodizza, causando, col moto dei suoi corpi, la piena armonia. Se mai giungesse alle nostre orecchie il suono, nascerebbero amori veementi, desideri folli, estri senza tregua e maniaci, che costringerebbero ad astenersi perfino dai cibi necessari, perché non ci nutriremmo più di carni e bevande, come i mortali, attraverso la trachea, ma come coloro che si preparano all'immortalità, di odi musicali perfette attraverso le orecchie. A tali odi si dice prestasse orecchio Mosè, diventato senza corpo, per quaranta giorni e quaranta notti astenendosi dal pane e dall'acqua. (De somniis, 1. I)
FILONE 

Commenti

  1. Buongiorno cara Marina,
    queste parole ispirate di Filone,mi fanno pensare a come in fondo noi siamo paragonabili ad una radio in grado di ricevere i diversi segnali in base alle frequenze a cui siamo in grado di accedere per volonta' e destino,ma gia' il mettersi all'opera per perseguire tale fine mi appare un nobile fine da perseguire.
    bacioni

    gea

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    1. Ciao Gea!
      Sicuramente, l'esercizio "all'attenzione" è una disciplina importante, tuttavia, l'estasi, mi sembra al di sopra del "cogli l'attimo" che già di per sé implica una sorta di preveggenza cognitiva .... insomma, le visioni estatiche, suppongo che appartengano alla mistica che implica una "resa".
      un abbraccione!

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  2. Ciao carisisma Marina....
    la vera mistica non implica una "RESA" anzi è sempre accompagnata da una sempre più attente attenzione/introspettiva.....

    cos' come anche la vera estasi oltre a trasformare l'essere, (attraverso una vera e propria radiosa trasfigurazione) innalza e fa volare l'essere nei mondi trascendentali.... e siccome a nessuno viene dato più di quello che può sopportare/imparare.... se non c'è quella giusta CONOSCENZA (così come ci viene riportato in tutti i difficili processi iniziatici) si rischierebbe veramente di morire, di rimanere carbonizzati per quella conosciuta maggiore fonte di energia.....

    Ben altra cosa sono i celati aspetti inconsapevoli che conducono certi particolari esseri a riprendere i passi iniziatici o conoscitivi che avevano lasciato in una vita precedente...

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    1. Caro Raf,
      infatti la resa non è propriamente la nostra ... per traslato ... Ti saluto caro.

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