35^ regola Sufi: necessità dell'apparente contrario nel cammino verso la perfezione..


"In questo mondo non sono le affinità o le conformità a farci progredire, ma gli estremi opposti. E tutti gli opposti dell'universo sono presenti in ciascuno di noi. Per tanto il credente deve incontrare il non credente che vive in lui. E il non credente dovrebbe imparare a conoscere il credente silenzioso dentro di sé. Fino al giorno in cui si consegue lo stadio di Insan-i Kamil, l'essere umano perfetto, la fede è un processo graduale, che necessita del suo apparente contrario: lo scetticismo."
Può essere molto sgradevole "vedere" quel che di opposto a quel che crediamo d'essere vi può, invece, essere dentro di noi. Ci vuole coraggio per affrontare l'incontro con sé stessi ... ma ci vuole uno specchio:

"Lui e io siamo una cosa sola. La stessa luna ha una faccia luminosa e una oscura. Shams è il mio lato ribelle." 


(Le citazioni sono tratta da "Le quaranta porte" di Elif Shakaf)

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