"Possessione erotica"....

Velasquez, Venere allo Specchio
" [...] La donna, finché l'amore era sul nascere e quindi poco esigente, seppe resistere ai suoi deboli stimoli e soffocare facilmente in silenzio la tenue passione; ma quando il crudele iddio cominciò a divamparle in cuore e a diffondere come una smania nelle sue intime fibre, ella cedette e, fingendo un mortale languore nascose la ferita dell'animo dando ad intendere d'esser malata.
Tutti sanno che il deperimento del volto è comune agli ammalati come agli innamorati: viso pallido, occhi languidi, gambe fiacche, sonni inquieti, respiro sempre più affannoso via via che cresce la pena.
A vederla pareva che in lei si agitasse soltanto un attacco di febbre e, invece, piangeva anche [...] Com'è facile capire, anche senza essere un medico, cosa vuol dire quando uno brucia e non ha febbre, solo se si ha un po' di esperienza nelle cose d'amore [...]"
(Apuleio, L'asino d'Oro, libro X)

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