SATURNO contro CARTESIO...verso la via del cuore che chiude una porta ed apre un portone...su un nuovo mondo, però.

Saturno, GOYA
Ogni circostanza di vita è a sé. Infatti, il nostro severo Saturno, che mi risulta non goda di grandi simpatie tra gli uomini, è un Grande Vecchio, scorbutico e solitario, che incute veramente timore. Ma cosa fa questo dio quando entra nelle nostre vite? Lo sapete? Immagino di sì, ma nel caso in cui non lo sapeste, ve lo dico io. Saturno, che è Tempo, ci pone pressappoco questa domanda:

“Allora, vediamo un po’ come hai operato in questo fratTempo, nel Tempo in cui io ho distolto da te la mia vista.” In altre parole, egli ci chiede conto e soddisfazione del nostro operato. Mai come in questo caso è, quindi, opportuno affermare “male non fare paura non avere”.

Ora, io credo che quando Carotenuto dice che “una persona che abbia fatto un lavoro su se stessa possa decidere se dire la verità o se non farlo”, asserisca qualcosa di veramente autentico e consapevole.

Fare un lavoro su se stessi non significa solamente essere forti, significa vedere le cose in modo meno velato e, quindi, può accadere di trovare insopportabile nelle famiglie e nel mondo il livello di ipocrisia, ma ancor prima di autoinganno, nel quale si muove l’immaginazione umana che viaggia solo sul piano della sopravvivenza. Parlo di immaginazione perché, in fondo, noi abbiamo una immagine di noi stessi più o meno evoluta e la vita ce la immaginiamo continuamente, “la creiamo qualitativamente” con la capacità riflessiva e questo ha una ricaduta sulle nostre relazioni interpersonali. Quindi, viene con sé, che le persone si percepiscano e si comprendano e si fraintendano in base a come siamo e viceversa...e, arrivo al punto, ecco perché sarebbe auspicabile cercare di essere il più autentici ed onesti possibile, innanzi tutto, con se stessi e, poi, chi vuole capire capisca! Io, ad esempio, ho la tendenza ad intrecciare relazioni significative solo con chi mi interessa psicologicamente, fosse anche questi un barbone; ma tutto ciò per me è possibile perché io ho fatto delle scelte di vita “incomprensibili e terrificanti” per la maggior parte del mondo e, dopo, punto fondamentale, me ne sono presa la responsabilità. Cosa voglio dire? Dico che per fare una vera scelta, a volte, non basta una vita intera! Perché, in un certo senso, ciò significa fare un salto nel buio e, qui arriva il bello per me, visto che, in un certo senso, fare il salto nel buio mi ha reso libera.

Ora voi mi chiederete: “Ma libera da cosa?”

“Libera dalle leggi non scritte ma sottointese del mondo.”

Risultato.
LE MIE SCELTE DETTATE DAL CORAGGIO, CHE E’ UNICAMENTE DEL CUORE, hanno pagato un prezzo altissimo al mondo: UNA STRUGGENTE SOLITUDINE…perché un cosa è idea di sé ed ideali ed altra cosa è mettere ciò in atto; tra il dire e il fare c’è, veramente, di mezzo il FATidico mare!

Parrebbe quindi che “dire la verità”, scegliere “la via del cuore” abbia un caro prezzo da pagare al mondo, che questo prezzo sia la solitudine e che, anzi, in molti abbiano pagato questo “oltraggio” al linguaggio non parlato ma sottointeso del mondo, alle regole non scritte ma sottointese del mondo, con la loro stessa vita, vedi Matteotti.

Però, però, la SOLITUDINE che deriva dalle scelte, pur mettendo la parola FINE, in quanto per certi aspetti ci chiede di MORIRE AL MONDO, se confrontata alla MORTE ci appare evidentemente meno DEFINITIVA…infatti, accade che, se siamo veramente forti dei nostri valori ed ideali e dei convincimenti derivanti dalle consapevolezze acquisite, “si chiuda”, per così dire, “una porta e si apra un portone”…su un nuovo mondo, però.
Marina

Commenti

  1. Buon Giorno Carissima Preziosa Illuminata Marina,
    perché un cosa è idea di sé ed ideali ed altra cosa è mettere ciò in atto: tra il dire e il fare c’è, veramente, di mezzo il FATidico mare!...
    …. infatti, accade che, se siamo veramente forti dei nostri valori ed ideali e dei convincimenti derivanti dalle consapevolezze, “si chiuda”, per così dire, “una porta e si apra un portone”…su un nuovo mondo, però. SU UN NUOVO MONDO PERO’ che è un’indefinibile bellissima percepita/sentita capita celata invisibile verità.

    Oggi non voglio commentare il tuo bel dire, ma solo riportare delle riflessione con dei pensieri trascendentali perché ogni coincidenza significativa del tuo dire porta a porsi delle domande sull ‘ESSERE O NON ESSERE o tantomeno CHI SIAMO VERAMENTE DENTRO DI NOI STESSI.

    HAI Nominato Saturno, (Il Lupo), hai nominato Paracelso e la sua ermetica alchimia che innalza l’innata dualità dall’essere animale all’essere ECCE HOMO, hai nominato anche Cartesio ecc. Hai nominato Erasmo l’umanista e proprio su queste tematica esistenziale dell’essere o del non essere copiando alcune concetti, voglio solo riportare delle riflessioni di logica speculativa ed anche di celate realtà trascendentali.

    Cartesio – sostiene Hegel – dette alla filosofia “un indirizzo affatto nuovo Con lui ha cominciamento la nuova età della filosofia…”

    Affermando che si debba “dubitare di tutto”, egli pose, “come prima esigenza della filosofia”, il “toglier via tutte le determinazioni” il toglier via, cioè, in nome del pensare, del “puro pensare” che è precisamente astrarre da tutto” da tutti i pensati, da tutte le rappresentazioni.

    Tolti via i pensati, rimane appunto il pensare e, con il pensare, l’io (“io posso infatti astrarre da tutte le mie rappresentazioni, ma non già dall’io”)

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  2. Cartesio – osserva ancora Hegel - “prende le mosse dall’io come da quel ch’è senz’altro certo: io so che in me si affaccia qualche cosa (cioè il pensare). Con ciò la filosofia è d’un tratto trasferita su un terreno e in un punto di vista affatto nuovi, nella sfera, cioè, della soggettività” ; e aggiunge: “L’”io penso” contiene immediatamente il mio essere: questo, dice Cartesio, è il fondamento assoluto d’ogni filosofia. La determinazione dell’essere è nel mio io: questo legame è esso medesimo il Primo. Il pensiero come essere e l’essere come pensiero, ecco la mia certezza, l’io; nel celebre ”cogito, ergo sum” sono dunque inseparabilmente congiunti “pensiero” ed “essere”; tuttavia, è vero anche come sostiene Kant “che nel pensare non è contenuto l’essere”, ma è altrettanto vero, come asserisce Hegel - che l’essere e il pensare “formano pur nondimeno un’identità”, e che “la loro unità non è compromessa dalla loro diversità”

    La diversità non compromette infatti l’identità o l’unità riflessa che va in manifestazione. Tra me, ad esempio, e la mia immagine nello specchio (come pure tra me e la mia foto o il mio ritratto) si danno appunto, insieme, identità, unità e diversità.

    Va sottolineato, tuttavia, che tale diversità consiste soprattutto nel fatto che io sono un essere, mentre la mia immagine speculare è un non-essere: una parvenza, un riflesso di una causa prima, che viene alla luce solo nel momento in cui il mio essere vivo si rispecchia nell’essere morto dello specchio. L’OSSERVATORE CHE CONTEMPLA LA SUA STESSA INFORMATA CRISTALLIZZANTE DINAMICA REALTA’

    Fatto si è, però, che col “toglier via tutte le determinazioni”, si dovrebbe toglier via pure quella dell’io, poiché anche questa non è che una nera o radiosa rappresentazione.

    Fa notare infatti Steiner: “Il pensare è al di là di soggetto/oggetto. Esso forma questi due concetti come forma tutti gli altri (…) Non è che il soggetto pensi per il fatto di essere soggetto; bensì esso appare a se stesso come soggetto perché ha la facoltà di pensare” ).

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  3. Il che vuol dire che anche l’io del quale si è abitualmente coscienti è un “pensato”, e non un “pensante”. Vero “pensante”, infatti, è il Soggetto (l’Io) dal quale scaturisce il pensare, e non il soggetto (l’io) scaturito dal pensare.

    Sempre Steiner fa per l’appunto osservare: “Supponiamo che la rappresentazione dell’io produca qualcosa al cui interno troviamo l’essere umano vero e proprio, qualcosa cioè in cui l’anima sia all’interno di quel sé. Supponiamo che ciò risulti dalla rappresentazione dell’io. Dovrebbe allora sorgere a ragione la domanda: cosa accade durante la notte, durante il sonno? L’uomo non è inserito nella rappresentazione dell’io, essa cessa completamente. Tutti i concetti, che a partire dalla rappresentazione dell’io ci facciamo sull’essere dentro l’io, valgono solo per la vita di veglia, poiché la rappresentazione dell’io cessa con l’addormentarsi. In quel momento essa finisce e al mattino compare di nuovo. Di conseguenza non è affatto duratura”. (Ecco perché il quel mio scritto ho detto immaginate di risvegliarvi l’indomani privi della memoria)

    L’ordinaria rappresentazione dell’Io è dunque la rappresentazione “non-duratura” dell’Io “duraturo”. Quest’ultimo, quale essere del sonno (del corpo), del sogno (dell’anima) e della veglia (dello spirito), quale essere, cioè, di tutto l’essere umano, è in effetti ben diverso da quello della sua diurna rappresentazione; tanto che si potrebbe dire: il cogito, ergo sum comporta il non-cogito, ergo non-sum, mentre il sum, ergo cogito comporta il sum, ergo non cogito; comporta, cioè, la viva presenza dell’essere anche in assenza della sua spenta rappresentazione. “Già spesso io sono stato – dice appunto Goethe – e veramente non ho pensato proprio nulla”.

    I pensieri che tale Soggetto pensa, e la logica che esplica sul piano incosciente del sonno (dell’apparato metabolico e degli arti o della volontà), sono in effetti diversi da quelli che pensa ed esplica sul piano subcosciente del sogno (dell’apparato ritmico o del sentire), così come questi sono a loro volta diversi dai pensieri e dalla logica che apprendiamo sul piano cosciente della veglia (dell’apparato neuro-sensoriale o del pensare).

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  4. Su questo piano, apprendiamo infatti i pensieri (i concetti) in forma di rappresentazioni, la logica in forma analitica e l’Io (spirituale) in forma di ego (vale a dire, di soggettività psicologica o corporea).

    Ma perché li apprendiamo così? Perché risentono, nella loro qualità, della mediazione cerebrale (corticale) che li fa emergere alla coscienza. Spiega in proposito Steiner: “Al materialista grossolano odierno conviene dire che il cervello forma il pensiero, cioè che il sistema nervoso centrale forma il pensiero. Per chi osservi le cose in profondità, ciò è vero come sarebbe vero, quando ci si osserva in uno specchio, ritenere che lo specchio abbia formato il volto che si vede in esso. Ma questo non forma affatto ciò che vi si vede, che sta invece al di fuori dello specchio. Lo specchio si limita a riflettere, a riverberare il volto (…) Ciò avviene in modo del tutto simile a quanto l’uomo esperisce come pensieri” .

    Nel rappresentare è “contenuto” quindi il non-essere; ma in tanto vi è “contenuto” in quanto è il mero riflesso di quel pensare in cui è “contenuto” l’essere, e che Steiner denomina, laddove è vivente, “immaginativo”, laddove è qualitativo, “ispirativo” e, laddove è essenziale, “intuitivo”.

    In sostanza, come qualche volta ho avuto occasione di dire; la coscienza rappresentativa dell’Io (mediata dal corpo fisico o spaziale) non è coscienza di tutto l’Io, ma di quella sola sua parte che chiamiamo “ego” e che da fuori si esprime nel condensato di una personalità che in effetti non è la sua vera natura .

    La coscienza immaginativa e la coscienza ispirativa (mediate, rispettivamente, dal corpo eterico o “temporale” e dal corpo astrale o “animico”) ampliano e approfondiscono l’autocoscienza poiché integrano la coscienza dell’Io quale realtà “solida”, con la coscienza dell’Io, a un primo livello, quale realtà “liquida” e, a un secondo, quale realtà “aeriforme”. Solo con la coscienza intuitiva dell’Io, in quanto coscienza immediata, si ha perciò la piena e spirituale autocoscienza.

    L’essere non è dunque - come afferma Kant - “altro dal pensare”, bensì è un altro pensare: un pensare dinamico (“immaginativo”) che può essere portato a coscienza soltanto da chi si conquisti la capacità d’integrare l’ordinaria e spenta mediazione del cervello fisico con quella vivente del cervello eterico.

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  5. Ma che cos’è il “cervello eterico”? E’ forse qualcosa di simile al cervello fisico, ma di natura più tenue o più fine? No, il cervello eterico è una realtà vivente o “fisiologica” (un “campo di forze morfogenetiche”), e non una “cosa” o una realtà “anatomica”: ovvero, è la totalità o l’insieme delle attività o dei processi che si svolgono nel cervello fisico, ma che non sono svolti dal cervello fisico.

    Dice appunto Steiner: “Se volete risalire all’attività che sta a base del pensiero, vedrete che dall’anima tale attività fa presa sul cervello e si esplica nel cervello. E se dall’anima elaborate una certa attività nel cervello, si produce in questo un rispecchiamento tale per cui si percepisce” un determinato pensiero. Questa è la chimica trascendentale di Paracelso come di tanti grandiosi INIZIATI di ogni tempo che attraverso il rito dell’ACQUA e del FUOCO hanno innalzato la loro COSCIENZA oltre l’ordinario, oltre L’IMMAGINARIO a quella COSCIENZA COSMICA che passa per ogni GEOMETRIA SACRA che ci mostra il DIVINO INTELLETTO (lo spirito, il padre,) ed il DIVINO AMORE (l’anima, la madre) che vanno in manifestazione entrambi attraverso IL FIGLIO che rappresenta il QUATERNARIO di quella ricercata coincidente CONSAPEVOLE COMUNIONE che lo porterà alla Divina MAGNIFICENZA, all’IO SONO Uno con il TUTTO perché TUTTO E’ NEL TUTTO come sopra sotto.
    (1-> 2 1+2=3 -> 1+3 = 4 (l’uomo) 1+2+3+4=10)

    Carissima Amica Mia, forse mi sono scodato di raccontarti quando un giorno mi ero immerso nei boschi della mia cara amata Etna alla ricerca di quei profumanti funghi. Quel giorno è stato rivelatore per il mio infranto/ridestante cuore che cercava i perché della vita. Quel giorno, ho incontrato una BELLISSIMA SAGGIA VOLPE. Timoroso per non destare le sue giuste paure, addolcendo i miei pensieri con poche sincere parole mi sono avvicinato. Ci siamo fermati a circa un metro ed in quell’attimo fra i miei lacrimanti ed suoi amorevoli/furbi occhi una VIBRANTE ETERNITA’ è passata in un solo momento fra la mia anima e la sua. La stessa coincidenza significativa che dopo, come travolto da un benevolo vento rigenerante, mi avrebbe condotto ai sentieri illuminati della tua preziosa isola e soprattutto della tua celata preziosa persona che accogli nel suo bel calice interiore tante bellissime affini immortali anime…

    Se spesso mi sono permesso amorevolmente e sinceramente di chiamarti insieme all’amicone ROSARIONE AMOREVOLI VOLPONI è perché da sempre mi siete tanto cari al cuore anche se in questa vita non si ha giusto ricordo di ANTICA MEMORIA…

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  6. Caaaro Raaaaf,
    sono d'accordo:
    "Sono dunque penso" e sono pure quello che "penso" e, soprattutto, sono quello che faccio. Le mie opere devono assolutamente parlare di quel che sono, altrimenti, c'è qualcosa ce non va in me.
    "In ultima analisi contiamo solo in virtù dell'essenza che incarniamo, se non la realiziamo, la vita è sprecata." (C. G. Jung)
    E Jung ci dice anche che, nonostante in molti siano convinti che la coscienza ce la formiamo attraverso l'esperienza,
    in realtà, parrebbe, a colui che abbia fatto un serio lavoro su se stesso, che la coscienza salga invece dalle profondità del proprio essere ed in modo assolutamente irrazionale, ossia inconscio, quasi ci venisse essa dal sogno...e "la simpatia di tutte le cose" dove la mettiamo?
    Baci.

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  7. SANTA MONICA,
    MI LASCI UN MESSAGGIO?
    THANK YOU!
    MARINA

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  8. Mia Carissima Preziosa Marina
    Sono semplici antiche dimenticate AFFINITA’ELETTIVE come anche la dimentica RETE DI INDRA, che i saggi antichi appunto chiamavano SIMPATIA PER TUTTE LE COSE. E' quella voce dell’anima che quando comincia a ricordare, anche se in un frammento, anche se immersa nella più ignorante forma, anche se prima di quel giusto pensiero logico/speculativo attraverso IL SENTIRE INTUITIVO S’ILLUMINA D’IMMENSO perché può e sa che può connettersi con ogni cosa. C’è sempre un celato aspetto compensativo di ogni cosa, ma è anche vero che prima bisogna risvegliare certi altri organi interiori passando per la luce violetta del cuore….

    Ecco perché In quel mio scritto, ho rivelato una celata non capita verità, non solo per i genitori in dolore, ma per tanti: Fermatevi, fermatevi per un istante, in un posto tranquillo, chiudete gli occhi, frenate il respiro, respirate piano, piano, mantenete questa consapevolezza mentre respirate, frenate la mente, non pensiate a niente, fissate qualcosa senza badarci come nel vuoto, lasciatevi trasportare dalle sensazioni che partono dal vostro cuore, cercatele, cercatele, trovatele e poi seguitele a ritroso fino alla fonte, là dove nascono per propagarsi, là c’è la vostra anima che può connettersi con gli immensi amori..

    La vita è bella e bisogna cogliere ogni attimo, ogni respiro, ogni sensazione, ogni emozione al cuore perché questa è la via pratica che conduce prima o poi, vita dopo vita, dolore dopo dolore, gioia, dopo gioia, esperienza dopo esperienza , conoscenza dopo conoscenza alla finale meta all’essere immortale, a quella consapevolezza di tutte le cose, a quella comunione mistica che si reintegra con l’essere superiore che guida da un piano di coscienza più elevato ogni passo dell’attore in ogni parte interpretativa esperienziale attraverso lo spettatore, l’osservatore attento di se stesso…

    Per questo ogni tanto dico: Necessarie Giovani emozioni conservate nel cuore, mature meditate contemplazioni da riesumare dal cuore.

    Per questo ho scritto in quelle mie sgrammaticate riflessioni:
    Come nel pensare / ragionare / riflettere / meditare / contemplare a volte si è nelle condizione di coerenza neurofisiologica di sincronismo tra i due emisferi che portano a momenti d’ipercoscienza, cioè di scoperta di nuove idee creative, di INSIGHT che a volte ci permette anche partendo dalla tridimensionalità di percepire le realtà trascendentali, di attingere e di leggere nel mondo delle IDEE. Così Nel Sentire è Celato il Grande Mistero.

    L’energia del pensiero nell’essenza è EMOZIONE è VIBRAZIONE. Come in ogni cosa del creato universo c’è vibrazione. Come ad un livello più sottile ogni vibrazione è collegata alle altre, al tutto. Ogni forma, ogni canto, ogni grido, ogni colore, ogni sfumatura è una nota armonica che all’unisono vibra di quel divino immenso infinito pensiero che lo ha generato.

    Come disse Aristotele “nulla è nell’intelletto che non sia prima nei sensi”. Se solo si capisse che spesso è necessario rapportarci con la natura, di cui ne siamo integralmente parte, se solo a volte riuscissimo anche per un solo momento ad abbandonare la parte del raziocinio intellettivo, la parte logica, la parte maschile, la parte pensante, per farsi trascinare e fluttuare come una goccia d’acqua, in un fiume fatto di soli semplici sentimenti, di semplici percezioni sensoriali, affinché attraverso quella bella visione esteriore che la natura ci mostra, attraverso quel sentiero, questa strada, questa via, in quel SILENZIO INTERIORE si possa percepire e contemplare se stessi e la vera realtà unitaria.

    Una spiegazione esiste, anche se è inaccettabile, impensabile, inconcepibile, non ordinaria, irreale, non capita. Si chiama MEMORIA, memoria Akaschica, memoria collettiva, Memorica COSMICA. Semplice e pura Atavica Memoria Storica acquisita in tantissimi sentieri di vita in questo nostro universo, in questo nostro mondo ed in tanti infiniti mondi del creato.

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  9. ......Mammma mia Raffele ,hai fatto un trattato su Cartesio,condivido in pieno ,anche se Cartesio ha parlato del Meccanicismo ,COSA TERRIBILE.NE VA DATO ATTO C HE CARTESIO HA AFFERMATO CHE NON BASTA UNA VITA PER AVER CONOSCENZA DI TUTTO,DI NON ECCEDERE NELLA COSCIENZA MA DI ABBANDONARSI AD AMINA
    BASTA LEGGERE LA RICERCA DELLA VERITA' MEDIANTE IL LUME NATURALE
    ,DOVE IN OGNI PERSONA C'è UNA SOFIA ARCAIA PRECEDENTE QUINDI ESSERE PEDANTE O COLTO NON BASTA....
    POI IN ANIMA NON E' CHE E'STATO UN GRANDE ILLUMINATO SI E' CONCETRATO PIU SULLA MATERIA CHE NELLE ENERGIE INTERIORI , ASPETTIAMOL PER LA PROSSIMA VITA

    UN ABBRACCCIO
    IL VIANDANTE
    POST SUL POST VOLPONE IO SONO SEMPRE IN ATTESA, NON METTO FRETTA TI FAI VIVA TU QUANDO L'ARCANGELO GABRIELE BUSSA AL TUO TEMPIO.

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  10. Carissimi Amici Miei,
    volevo solo rimarcare al di fuori di ogni giusta pensata logica riflessione come a volte l’ispirazione trova spazio nel proprio sentire attraverso le porte spazio/temporali del vibrante cuore.

    Vorrei chiarire solo quell’unità deframmentata che ci accomuna consapevolmente o inconsapevolmente tutti quanti… Per meglio richiamare la memoria riporto quello che ho detto a proposito della RETE DI INDRA.

    Un’infinita rete di fili pervade tutto l’universo. I Fili orizzontali sono nello spazio, i fili verticali sono nel tempo. Ad ogni loro incrocio, c’è un essere. E ogni essere è una perla di cristallo. Il grande fulgore di un Essere Assoluto illumina e penetra ciascuna perla. E ciascuna perla riflette non solo la luce di tutti gli altri cristalli della rete, ma anche ogni altro riflesso dell’universo intero. L’idea della creazione come un vasto intrico di esistenze correlate sottolinea i legami esistenziali e spirituali altrimenti invisibili, che uniscono ogni particolare dell’universo per apparire là dove si intersecano. Non per nulla Indra è il dio vedico universale, che cattura ogni cosa nella sua rete cosmica.

    Così come ha perfettamente espresso il grande Edgar Cayce nella sua biografia (ce se volete vi trasmetto)

    Non molto tempo dopo aver istituito la nostra associazione, ebbi un sogno nel quale vedevo me stesso prepararmi a fornire una lettura e il processo attraverso il quale casa veniva fornita. Qualcuno me lo descriveva. Vi era un punto nel quale. entrando nello stato di trance, io emettevo raggi verso l’alto. Cominciava come una spirale, e intorno ad essa vi erano anelli dapprima motto piccoli, e poi sempre più grandi man mano che salivano. Gli spazi tra un anello e l’altro erano le varie fasi di sviluppo raggiunte dagli individui, e da essi io cercavo di ottenere informazioni. Ecco perché un corpo assai poco evoluto potrebbe trovarsi così in basso che nessuno riuscirebbe a fornire su di esso informazioni degne di nota, Vi erano luoghi che producevano irradiazioni loro proprie: ad esempio, sarebbe stato molto più semplice fornire una lettura su un individuo che si trovava all’interno di un’irradiazione che aveva a che fare con la salute (non necessariamente in ospedale.

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  11. Ma all’interno di qualcosa che irradiava m modo terapeutico), piuttosto che su un altro che si trovava in una irradiazione puramente e semplicemente commerciale. Sarei stato in grado di fornire una lettura assai migliore (così come mi venne spiegato) per una persona che si trovasse in una determinata città, piuttosto che per qualcuno che si trovasse m un’altra, perché le vibrazioni della prima erano molto più potenti di quelle della seconda. Più l’individuo si trovava vicino ad uno degli anelli, più facile sarebbe stato ottenere le informazioni da chiunque, da un qualsiasi punto, poteva avvicinarsi a uno degli anelli, se davvero lo desiderava: se si trattava invece di semplice curiosità, sarebbe stato invece attratto di nuovo verso il centro, lontano dagli anelli, o in uno degli spazi tra essi.

    La lettura affermò che questa visione era identificabile con un’esperienza dell’anima, o entità, in piena attività. Si sono avute varie formule o descrizioni di come si ottengono informazioni per un corpo mediante questi canali e, sempre mediante questi ultimi, è stato promesso che vi sarà un più grande risveglio per questa entità nel suo campo di ricerca. In tal modo si attinge, com’è stato detto, a una fonte di informazioni meglio correlate tra loro e comprensibili per gli individui che attraversano quella che potrebbe essere chiamata l’armonizzazione delle varie direzioni, nelle varie parti del Paese o del mondo. Del loro rapporto con il fatto effettivo di ricerca mediante tali canali. Si veda la lettura 262.161. Per ciò che riguarda gli affari del mondo, l’entità è, per così dire, un punto infinitesimale, un piccolo granello di sabbia, eppure, quando si solleva nell’atmosfera o nel regno delle forze spirituali, essa diviene omnicomprensiva, come se fosse vista dall’altra parte di un imbuto:

    Ma non deve andare verso il basso, in fuori, o al di là, solo dirigersi verso quello che l’uomo sperimenta come il cielo stesso. Come indicano gli anelli, o le connessioni nervose, ogni parte della sfera, della terra, dei cieli, è stata disposta dalla Sapiente Energia Creatrice. Chiunque può stabilire quei rapporti mediante i quali le attività di un individuo, di un gruppo, di una classe, di una massa, di una nazione possono avere successo. In tal modo essi creano la propria posizione nelle cose universali.

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  12. Ogni punto, ogni atomo di esperienza umana, è collegato con gli altri con la stessa continuità del pulviscolo che si vede brillare in un cono di luce, e in modo che i nervi di un oggetto animato o vivente partono dal suo centro specifico, ma raggiungono le parti più lontane dell’energia o attività universale e contemporaneamente si irradiano gli uni sugli altri.

    Quindi, quando l’entità riesce a soggiogate o ad annullare le attività fisiche del corpo, usando soltanto, per cosi dire (nel cono di luce), la tromba dell’universo, nel cercare di raggiungere ciò che cerca, ogni entità ovvero ogni punto — nella propria rispettiva sfera, agisce come una nota o un liuto che da voce a ciò che può provenire da una tale ricerca. Casi, troviamo che coloro che mettono in relazione tali informazioni, nelle varie sfere, si identificheranno naturalmente, e ciò significa che si ascolteranno più spesso quelli che si trovano su una certa sfera piuttosto che su un’altra.


    E solo un esempio, Non vogliamo dire che gli effetti terapeutici provengano più da una sfera che dall’altra, tuttavia l’ambiente in cui si trova l’individuo fornisce una particolare tonalità alla risonanza di ciò che si riceve, Capite” Questo esempio dovrebbe aiutarvi a mettere in relazione e a classificare le informazioni ricevute. Il corpo che fornisce le informazioni dovrebbe sapere che ha un accesso aperto agli stessi Troni ….

    Come ho sempre detto: alla fine tutti ri-saremo angeli, perché sebbene con mezzi differenti, sebbene con tempi differenti, tutte le strade portano a Roma e tutti prima o poi alla fine arriveremo alla meta.

    Carissima Preziosa Marina, mi scuso col il tuo prezioso cuore per la lungaggine del mio dire, ma ci sono cose che debbono essere spiegati per concetti oltre che per immagini affinché ogni giusta personale consapevole riflessione possa trovare risposte dentro il proprio amorevole cuore…

    RispondiElimina
  13. .....si ama Raffaele no...è un fiume in piena, ma piove in sicilia? mi permetto di scherzare perchè siete eccezionali e poi ogni dibattito è costruttivo
    grazie
    vi voglio bene
    il viandante

    RispondiElimina
  14. Rosario,
    qui è piovuto tanto: siamo zuppi.

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  15. Buon Giorno Carissima Preziosa Marina,
    il quel mio scritto che ho inviato anche all'amicone Rosarione parlo proprio del clima.

    Senza nessuna imposizione, io mi aspetto una vostra preziosa critica....

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  16. "“dire la verità”, scegliere “la via del cuore” abbia un caro prezzo da pagare al mondo, che questo prezzo sia la solitudine...."

    Carissimi ,Marina, Rosarione
    Che dirvi?
    Dal mio punto di vista "la verità" comporta poi l'assuefazione a vivere nell'ombra e sprofondarvi o trovare nella scrittura una via di salvezza perchè potrà emanciparmi dai fantasmi che mi assediano, grazie al sortilegio benefico di smascherare, oggettivandole,le menzogne distruttive che inquinano la vita.
    "Pensare, pensare! Come avevo potuto tanto a lungo farne senza?" da Sibilla Aleramo, una donna.
    Purtroppo gli impegni mi chiamano !
    Un bacione a tutti, grazie, dolce Marina.
    Maria

    RispondiElimina
  17. Come dice Raffaele ,tutti ri-saremo angeli, eh si,l'angelo è già qui dentro di noi, basterà che ciascuno spieghi le alion un gesto d'amore, con una carezza, con un sorriso..
    Verrà con una carezza e come disse isaja "....vidi il Signore assiso su un trono eccelso...i serafini si tenevano sopra di lui, ognuno fornito di sei ali: con due si velavano il volto, con due si coprivano i piedi,e con due volavano..." Sai, cari, un amico mio carissimo , non faceva altro che ripetermi questo! Baci di luce! Maria

    RispondiElimina
  18. Volpone hai bisogno di qualche ombrello vedo che la situazione meteroligica è peggiorata. scherzo
    faccio i migliori complimenti a tutti,in particolare a Maria Allo che stimo tantissimo come voi tutti
    ,Maria sono pienamente d'accordo con te sulla verità ..oggi si vive di ombre e oppurtunismo nascondendosi dietro la realtà dei fatti
    sono orgoglioso di voi
    con le vostre perle mi incoraggiate di più
    grazie
    raffaele sono in attesa quando avro notizie ti faccio sapere di invarmi curriculm vitae
    ok
    il viandante

    RispondiElimina
  19. Refuso, ,rapito dalle sue inaspettate
    Deliranti eruzioni
    Muoio e rinasco dalla scintillante
    Ebbrezza divina
    Li in quel deserto mi trovo
    Guidato dai fili delle emozioni
    Passioni e candidi sogni
    Che non sono mai appassiti
    Ma sempre ardenti di realizzazioni
    Mi trovo davanti alla porta del cuore
    Come un petalo di una rosa
    Bagnato dalla rugiada
    …e tu sei li con le tue delizie e crudeltà
    ………………ANIMA


    NON sono i miei pensieri ma i vostri pensieri che vengono a me..
    Volpone non vorresti i diritti d’autore?
    Me li ha dettati il cuore..
    Mo mi tocca fare un mutuo pure per te!
    Non ti basta che te li ho scritti e dedicati a te!
    ….e qui piove ancora
    Un abbraccio a tutti
    Il viandante

    RispondiElimina
  20. Zoè,
    MA GRAZIE A TE PER ESSERE QUI. iO MI SONO AFFEZIONATA, SAI?

    RispondiElimina

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Sii educato,grazie e benvenuto.

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