...e tu non hai ragione di soffrire.

Morte e Vita, Gustav Klimt
Come un uomo butta via un vecchio abito
Per indossarne uno tutto nuovo,
Così colui che sta in un corpo consumato
Lo lascia per uno che non è mai stato usato
dice Krishna, il dio, al giovane Arjuna nella Gita per spiegargli la morte. E a proposito di quel colui, il jiva, che abita nel corpo, non è da confondere col corpo, aggiunge:
Corsivo
E quello non c'è arma che lo tagli,
Non cè fuoco che lo bruci,
Non acqua che lo bagni,
Non vento che lo asciughi.
... Impensabile, immutabile, non manifesto
E' il Sé, e Tu, sapendoti tale, non hai
Ragione di soffrire.
... La visione dell'universo che quei versi mi comunicavano mi era congeniale. E gli uomini? I grandi e i piccoli, i vigliacchi e gli eroi, tutti indistintamente presi dallo stesso destino:
Come miriadi di falene si buttano nel fuoco
Solo per perire,
Così l'umanità si getta nella bocca fiammeggiante
Del tempo che lascia desolato il mondo...
E questo non perché gli uomini sono marcati da un peccato, non perché un dio che sta altrove li condanna, ma perché:
Di tutto ciò che nasce, certa è la morte,
Di tutto ciò che muore, certa è la nascita.
Questo è inevitabile e tu non hai ragione di soffrire.
(Tratto da: "Un altro giro di giostra", Tiziano Terzani)

Commenti

  1. Carissima Marina
    col tuo consenziente messaggio non verbale, come una pagliuzza che è trasportata dal suo vento interiore, scusandomi mi sommo ai tuoi preziosi pensieri.

    Platone, nel Menone, afferma: poiché l'anima è immortale, rinata molte volte, ed ha visto le cose di quaggiù e di laggiù, insomma tutte, non c'è nulla che non abbia imparato. Perchiò non è da meravigliarsi se può rivedere quello che essa già conosce intorno alle virtù ed alle altre cose Dapprima intuita dagli orfinci e poi consacrata dai druidi ed indagata da Pitagora ed Empedocle prima che da Platone, la reincarnazione consiste in questo stabilirsi di una qualche cosa di vivente in una successione di corpi umani. In quanto a quaesta successione si legge nel Pimandro di Ermete trismegisto: Negli animali irragionevoli la mente è natura, poiché ovunque c'è anima v'è anche mente, e dove c'è vita v'è pure anima. Negli animali è la guida benefica delle anime umane: essa le conduce verso il loro bene, mentre negli animali opera nel senso della loro natura (anima universale) .

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  2. RAF,
    questo tuo commento è bellissimo.

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  3. si .. molto bello :) e mi ha colpito tantissimo anche il tuo post, Marina: non c'è ragione nel soffrire se ciò che ci aspetta è ineviatbile .. inutile star qui a pensare e non vivere quest'attimo .. la morte è già dentro di noi se a poco a poco giorno per giorno ci facciamo trascinare dal suo grigiore e non alimentiamo e nutriamo quest'anima di ciò che bello e amorevole esiste al mondo ... "evitiamo la morte a piccole dosi ricordando che vivere richiede uno sforzo maggiore del semplice respirare" Baci Marina e Notte Dolcissima.

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  4. sono di corsa.
    A presto gioia

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  5. Grazie ZOE' per questo tuo intervento sentito.
    Un bacio...

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  6. Buon Giorno Carissima Marina
    la riporto sempre perché penso che meglio motiva qualcosa che ci lega a questa fuggevole illusoria ma assai necessaria esistenza.

    Pensiero espresso anche nel Faust di GOETHE “Ciò che trapassa, non è che un simbolo; l’irraggiungibile si compie qua, ciò che è ineffabile, qui diviene atto, femminio eterno qui ci trarrà”

    Un vero scopo d’ogni cammino di vita è riscoprire il proprio destino, il proprio ruolo, la propria parte in questo scenario materialistico / relativistico / riduttivo ma anche necessario per tanto intimo sentire, per tanto intimo percepire, per tanto meraviglioso grandioso dolce capire. E’ importante fa parte dell’insegnamento terreno lungo il sentiero della vita, anche se a volte è circoscritta da una normale e comune parte interpretativa, in un ruolo che nell’essenza non è il nostro.

    Ecco perché nelle antiche scuole misteriche veniva insegnata l'ARTE DELLA MEMORIA attraverso l'INTROSPEZIONE legata
    al SENTIRE e alle IMPRESSIONI soprattutto legate alle nostre
    giovani emozioni, alla nostra allora ancora INCONTAMINATA INFANZIA.

    PER NOI STESSI E PER UN MONDO MIGLIORE DOVREMMO RICERCARE SEMPRE, IN OGNI NOSTRO MOMENTO DI RIESUMARE DALLA MEMORIA IL NOSTRO INCONTAMINATO BIMBO INTERIORE.

    Ciao Carissima Bella Luminosa Amica del Cuore

    (C'è Sempre qualcuno che non si rifugia, non si fa trascinare dall'ordinario, ma cerca d'indagare sulle cause prime – e la VIA DEL GUERRIERO che come un don Chisciotte della Mancia fino alla fine si batterà anche per un filo d'erba)

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  7. Carisisma Marina,
    a quale Raffaele ti riferisci all'IO SONO o AL Raffaele della COSCIENZA COLLETTIVA?

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  8. Voooolppponnneeee
    ti ho inviato un email ho fatto una c....
    perdonami
    rose per te
    ...ma cosi mi tocca fare un mutuo di rose
    ...va buò
    N. R.

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