VIZIO è VIRTU...Virtus.

Magritte, I VALORI PERSONALI

1133. Vizio e Virtù.

"Bisogna ricercare ciò che vogliono dire i nomi Virtù e Vizio. Il Vizio è ciò che si muove male nell'anima. Sembra che il termine Vizio significhi il procedere male ed esprima proprio l'avanzare con ostacoli e difficoltà. Ma se questa condizione ha il nome Vizio, il suo contrario sarà Virtù, che significa prima di tutto facilità nel procedere, poiché lo scorrere dell'anima buona è sempre libero, in maniera che ciò che fluisce sempre irresistibilmente e senza impedimenti ha ricevuto, a quanto pare, questo nome: Virtù."
114. Aretè (1)

Termine greco significante merito, qualità, virtù, che per la sua peculiarità è spesso adottato dagli storici della filosofia nella sua forma originale, e non attraverso le sue traduzioni.

In origine Aretè non aveva propriamente un'accezione morale o etica (e non era neanche un termine riferito esclusivamente all'agire umano), ma si intendeva come la capacità di qualcosa o qualcuno di assolvere compiutamente e nel migliore dei modi al proprio compito, e l'eccellenza in una qualche attività. In questa accezione si usa ancora la parola Virtù, riferita a un materiale o a una sostanza, o Virtuoso riferito a un artista. In seguito venne associata a Virtus, cioè la Virtù del Vir, dell'uomo dell'eroe. Successivamente tale termine, così come Virtus, acquistò sempre più un carattere spirituale e morale.

Soffermandoci in questa sede solo sula concezione pre-cristiana della Virtù............

(Dizionario di Inconscio e Magia, Gabriele La Porta)



"Comunque" proseguì Dan Qing "Anch'io ho una domanda da porti: quale energia spingeva i tuoi uomini e e stesso a combattere contro nemici ben più esperti e veloci, in possesso di un'arte militare molto più evoluta, senza cedere al panico e allo scoramento, se non conoscete la via, se non sapete bilanciare dentro di voi le forze naturali, le sole che possono vincere?"

"Si chiama Virtus" rispose Metello fissandolo dritto negli occhi.

Dan Qing non provò nemmeno a ripetere quella parola. "Che cos'è? Che cosa significa?"

"Significa forza virile, ma è difficile da spiegarne veramente l'essenza. E' la forza che ci spinge a dare la vita per la nostra famiglia e la nostra patria, se necessario, senza sperare in nulla se non nel ricordo che rimarrà del nostro onore."

"Oggi avete rischiato la vita per me. Non sono parte della tua famiglia né della tua patria."

"Ti abbiamo dato la nostra parola, e tanto basta. Anche questo è Virtus."

"Ed è sufficiente per alimentare quel valore?"

"La Virtus è una convinzione, un'immagine di te stesso in cui ti abitui a credere ciecamente, fin da bambino. L'apprendi da tuo padre, che a sua volta l'ha imparata dal suo. Chi la possiede sa che nessun ostacolo è insuperabile, nessuna prova troppo ardua, nessun sacrificio troppo alto, nemmeno quello della vita. E solo chi possiede la Virtus può sopportare il peso della disciplina, lo spirito che tiene insieme i nostri soldati, che ne fa un blocco unico, un macigno. E questa disciplina fa sì che la forza di un intero reparto sia presente in ogni singolo uomo, anche quando è solo e accerchiato, anche quando chiunque altro cederebbe all'ineluttabile."

(L'IMPERO DEI DRAGHI, Massimo Valerio Manfredi)



Commenti

  1. Vabbè che ho fatto il pieno poco fa ^_^ ma guarda caso spunta sempre un angolino di spazio..sempre.

    Marina,
    conosco tante persone tutte viziose..
    per quelle virtuose mi sto attrezzando..nel senso che per trovarle devo per forza esserlo!!
    ^_^
    A te ti ho trovata :)))

    Sarebbe bello essere viziosamente virtuosi non trovi??

    Ciao gioia bella, buona scrittura.

    (l'ultmo pezzo del post è da brividi, bellissimo davvero, lo faccio mio, anzi ne faccio tesoro)

    Un bacino Tre Grazie

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  2. Calliope,
    colpisce L'IMMAGINE DI TE STESSO, vero?

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  3. Tesò ma perchè nel titolo hai messo
    Vizio è virtù..
    se è così affermo..
    sono una viziosa virtuosa.

    Si, colpisce.

    Buona notte e che Morfeo abbia pietà.
    Stavo scrivendo Orfeo ^_^

    Bacioni ragazze

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  4. Amò,
    perché la definizione d'inconscio e magia pone l'accento su questi estremi... Ricorda, per conoscere noi stessi dobbiamo osservarci dalla prospettiva dei sogni...che parlano il linguaggio più simile a quello di Anima, ossia smbolico e metaforico. ONAR dal greco: sogno.
    Buonanotte e sogni d'oro!

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  5. Carissima Marina,
    un mio piccolo insensato pensiero.
    Ogni sentiero evolutivo passa attraverso l'egoismo per approdare a quel piano della consapevolezza dove il bene e il male vengono trascesi in sinergica fusione per mete ancor più grandi. E’ quel principio di Libertà che si manifesta spontaneo là dove non c’è Libertà. Come si fa a capire il bene e il male se prima come un san Tommaso non lo sperimentiamo dentro noi stessi? E’ veramente Bene ciò che è bene, è veramente Male ciò che è male?

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  6. Raf,
    sicuramente quel che dici ha un senso. Tuttavia, io credo che ciascun di noi sa nel suo intimo se le scelte che compie rispecchiano una "via del cuore."
    Bedduzzo!

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  7. Assai Carissima Marina,
    assai giusto è il tuo dire che vien detto da quella consapevole luce del tuo assai prezioso saggio cuore, ma non tutti hanno raggiunto questo o quei gradini superiori che conducono all'illuminazione.

    Assai larga. assai bella è la via più facile e più compromettevole per la coscienza interiore, assai tortuoso e doloroso è il sentiero delle prove per il discepolo che ha intrapreso il sentiero del cuore che attraverso diverse iniziazioni (spesso fra più vite) arriva a superare la soglia del piccolo e dopo del grande guardiano.

    Come si giustificano tanti mali nel mondo in cui ognuno ha una sua sensata/insensata parte in un ruolo di vera coscienza spesso non consapevole? Ogni virtù ha anche il suo opposto, ma in questa realtà assai relativistica dove quelle duali forze opposte, come i poli di una batteria entrambe sono necessarie per quell’energia trainante che anima ogni cosa. E’ giusto dire che si cresce anche e soprattutto sbagliando? Allora in questo caso non tutti i mali vengono per nuocere perché c’è sempre un bene maggiore che lo giustifica. Quale sia questo bene maggiore è lasciato al nostro cuore, a quella riscoperta interiore che ci eleva oltre le apparenze.

    (scusami per questo tono all'apparenza polemico, ma è solo per evidenziare come il relativismo e tantissime induttanze condizionano la nostra mente perchè anche questa bisogna trascendere)

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  8. Stella mia, sono tornata!
    Questo post è bellissimo, ma devo ammettere che la parola "disciplina" mi spaventa...proprio qualche giorno fa una mia cara amica mi suggeriva che forse "dovrei darmi delle regole", insomma dovrei imparare la disciplina: coincidenza?
    Mi piace molto, però, "convinzione, immagine di te stesso in cui ti abitui a credere ciecamente". Purtroppo spesso mi sono ritrovata a credere ciecamente ad immagini di me non proprio "positive"...ma poi arrivi tu!

    Anche se lontana, ti sento sempre vicina, perché noi ci conosciamo vero?
    Baci nella notte, ChiaraStella

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  9. che bella ed impegnativa idea quella di scrivere un libro... io, come sai ogni tanto ci provo, con i libretti di TDF e per quelli di cucina (che sono più per raccogliere le mie cose che per gli altri) e mi piace apprezzare quelli delle amiche ...
    buon lavoro e buona stesura ... aspetto di vedere l'opera ultimata, anche se suppongo sia lunga la faccenda.... ma ogni tanti dacci qualche particolare dell'opera ^_____________^

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  10. Raf,
    ma tu, quando "uno" ti dice la sua sei sempre polemico! Però, a me vai bene così, mi piaci così: polemico e permalosone! Un bacione!

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  11. Chiara,
    sì, è vero, l'immagine di stesso a cui ti abitui...bellissima descrizione.
    Per quel che riguarda la disciplina, nei Castra la disciplina era importantissima e lo sai perché? Perché ne andava della sicurezza di tutti: regole condivise.

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  12. Pupottina, sono tre anni che vado scrivendo questo libro...

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  13. Marì
    mi sono preso il Vizio di leggere il Tuo Blog...
    che insegna che cosa è la Virtù....
    so confuso...ma soddisfatto.
    Grazie

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  14. lPAOLO,
    leggere il mio blog, se t'insegna la virtù, non può in alcun modo essere un Vizio, dal momento che come abbiamo detto il Vizio è "ciò che si muove male nell'anima" e Virtù è "facilità nel procedere"...sarebbe una contraddizione.
    Baci.

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