Il mio mistero è chiuso in me...

Magritte, 1929
"Si può scoprire il proprio mistero solo al prezzo della propria innocenza."
(Robert Davies, IL QUINTO INCOMODO)

Commenti

  1. Marina...mi trovo in difficoltà..lo interpreto e lo vedo in due modi completamente opposti..assurdo!

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  2. CALLIOPE,
    cioè? Spiegami...
    comunque, per accettare il concetto di "mistero" contenuto in noi, bisogna cambiare il proprio punto di vista: ovvero, smettere di dire "io ho un problema da risolvere" ad esempio ed accettare il fatto che il regno di Anima è un mondo infero...pieno di dissonanze...e che siamo vissuti da poteri che vogliamo far credere di capire. Bisohgna usare l'immaginazione, ma non quella che viaggia sul paino del conosciuto...i nostri occhi devono diventare finestre...dobbiamo guardare le cose con un'altra profondità...
    Ma è complesso....

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  3. Mi spiego...o meglio.cerco di spiegarmi.
    Ho letto mille volte questa frase e mi si aprono due vie da seguire.
    Una, mi dico, per scoprire il mistero che è in me devo rinunciare alla mia innocenza (intesa come ingenuità interiore) ed aprirmi totalmente.
    Due, mi dico, per scoprire il mistero che è in me non devo rinunciare all'innocenza (anzi devo rinunciare agli artifici ed alla razionalità)ma è alto il prezzo da pagare per avere questa innocenza, quasi non fosse di questo mondo, ma sola ed esclusiva del mondo di Anima che mi scombussula dentro ogni più piccolo pensiero.
    E' come se trovandomi ad un bivio in entrambe le direzioni ci sia scritta la parola innocenza con un semaforo con tutte e tre le luci accese.
    In entrambi i casi non c'è nulla di negativo..ma è complesso Marina..tanto complesso..
    un bacio e buona giornata.

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  4. CALLIOPE,
    c'è di più...è un ampliameto dello sato di coscienza...credo...ma è una visione più ampia che implica l'accettazione di un "doppio" dentro di noi...e se accetti il fatto che gli altri sono Modelli, nel bene e nel male, c'è una presa di distanza, pur mannetendo un'aprtura, solo che si devono guardare le cose da una profondità diversa, con una Consapevolezza diversa ma questo pur aumentando la Comprensione e diminuendo il Giudizio ci porta ad essere più Critici... Comunque, il fatto stesso che il mondo sia per noi un Modello implica che scatenna delle Immagini interiori...insomma, la ptresa di Coscienza implica una caduta delle Aspettative e delle Illusioni rispetto al Visibile: pare che ciò che muove il Visibile, sia l'In-Visibile.
    Ti bacio.
    ...tutto ha un senso...anche l'affiorare dell'ansia.

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  5. ciao a tutte.
    Penso che sia quello che ha scritto Calliope e ciò che ha scritto Marina sia valido e giusto, penso però che il discorso è tropo lungo e sfacettato. Anch'io se dovrei trovare qualcosa su questi argomenti non so da dove iniziare, il fatto è che passano anni e anni per capire le cose, percepire le cose dentro di noi.

    Da un certo punto di vista sono un pò come calliope, interiormente sono ingenua o meglio non concepisco il male di per se o forse sono smpre stata troppo impegnata a capire il mio mondo interiore.

    In breve dal mio punto di vista, crescendo ho avuto delle grosse delusioni, scoprendo che i modelli cui dovevo assimilarmi erano opposti ai miei, in parole povere credevo che il mondo reale doveva essere un "paradiso", invece è stato sempre l'opposto, per cui ho sempre avuto una visione pessima e un giudizio negativo verso gli esseri umani e della società, per cui divento ipercritica verso gli altri e le cose pur non facendo nessuna critica direttamente per rispetto alla libertà degli altri. Mi sono sempre sentita nata in un epoca sbagliata, in un ambiente e famiglia sbagliata.

    Dalle mie visioni e il mio sentire avevo compreso che l'innocenza porta a capire e sentire tante cose ma bisognerebbe conoscere anche il male (non farlo, ma le sperienze brutte che si vivono in cui c'è il male sotto qualsiasi forma), cioé l'altra faccia, ma dipende sempre dal tipo di persona o il destino che le è stato dato.

    Ma il cammino è molto difficoltoso e capire anche è difficile.

    Secondo me ci sono tutto dipende dai canali di conoscenza quali il pensiero, lo spirito, la coscienza, le sensazioni, l'intuizione, ecc, per cui una persona sia ingrado di capire le cose e raggiungere quei traguardi cui il destino ha dato all'uomo. Dipende da queste cose e la persona cui le vive e in che modo le vive emesse in relazione alla propria realtà.

    Io so, per esempio, che per quanto sia ampia la mia conoscenza, il mio evolvermi, sò che realmente non si realizzerà mai niente (dal punto di vista interiore ecc.).
    Perché l'ambiente e la società in cui vivo non è adatta.
    Anzi mi ha fatto anche indietreggiare per adattarmi.

    Quando avevo 20 anni mi dicevo che avrei voluto vivere la mia vita intensamente ma invisibile.

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  6. MARY,
    credo che sia una questione di responsabilità la consapevolezza...comunque, quando dici che l'ambiente influisce cogli una sfaccettatura importante...ma i post di questo blog sono correlati tra di loro.
    Un bacio tesorino

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