Esempio di vita e modelli interiori...immagini...

Noi tutti diamo un'immagine di noi agli altri, siamo un modello, siamo un esempio, nel bene e nel male...
Indipendentemente dalla capacità di perdonare e a prescindere dalla volontà di migliorare, noi tutti diamo con il nostro comportamento un esempio e questo esempio, ripeto nel bene e nel male, resterà un modello di riferimento indelebile che verrà interiorizzato e nei momenti più impensati uscirà fuori: in una lite o in una reazione apparentemente incomprensibile ...

Come fare dunque per sanare questi modelli/vissuti? (Naturalmente mi riferisco a quelli negativi.)

Purtroppo, non lo so. Questo, infatti, sento essere il nodo che devo riuscire a sciogliere dentro di me e mi rendo conto che, essendo questa una faccenda assolutamente inconscia, fa parte del mio mistero.
Di una cosa sono certa però: devo entrare dentro, devo penetrare, devo fare uno sforzo di capire ... e so che questo sforzo non è legato alla mia capacità di razionalizzare, piuttosto, è uno sforzo d'immaginazione: credo fermamente che se io voglio, anzi, se ho veramente il coraggio di voler penetrare i segreti della mia Anima, delle tante sedimentazioni/personalità della mia Anima, allora dovrò percorrere necessariamente la via dell'immaginazione ... e fare così i conti con i miei fantasmi.
Per compenetrarci in noi stessi, quindi, pare sia proprio necessario usare il linguaggio dell'inconscio e, poiché l'inconscio non risponde al logos ma alle immagini, finché non avrò stabilito un sorta di contatto visivo con la parte più profonda di me (la visione in questo senso è più un sentire che un vedere), la mia interiorità resterà un luogo di violenti contrasti e tali contrasti continueranno a palesarsi esteriormente attraverso i miei comportamenti/reazioni, a volte danneggiandomi.
In buona sostanza, non fare i conti con le immagini dissonanti contenute in noi stessi, equivale all'essere a repentaglio continuo di noi stessi, nostro malgrado, e di conseguenza a repentaglio del mondo esterno. Ciò significa che, da un momento all'altro, può arrivare qualcuno o succedere qualcosa, che può innescare in noi una sequela di reazioni incontrollabili. D'altronde, avevo già scritto tempo fa che, per un occhio attento ed addestrato, nelle reazioni è possibile leggere il passato di un individuo ... ma anche di più ...

In attesa di poter fornire una testimonianza personale riguardo allo scioglimento dei nodi creati dai miei modelli di riferimento (che possa esser, umilmente, di una qualche utilità per gli altri), esorto ciascuno di noi a cercare di essere un buon esempio per gli altri; specialmente per le persone che ci vivono accanto: Cielo quanto male ci facciamo continuamente a causa di un Ego dominante!
In riferimento a quanto detto sopra c'è un mio post che parla di un sogno che ho fatto circa un anno fa:

Commenti

  1. si è propio vero,,è l'immagine di cui noi ci facciamo travolgere ci abbandionamo,senza capire cosa c'è dietro ,anzi la bellezza interiore...e poi si prendono le f......
    Marina questo è la sintesi,ma oggi mi è successo unacosa simile...
    è molto vasto l'argomento poi....
    vado a pregare forse ne ho biisogno ,qui è buio
    il viandante

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  2. Questo è uno di quei tuoi post così complessi e completi che difficilmente si può riassumere in poche parole.

    Io nella mia evoluzione sono così complessa e complicata e troppo in tutto che al contrario esteriormente non mostro mai niente di me, è la catena che mi porto dietro dalle scuole elementari, l'immagine che ho verso gli altri è il contrario di quello che sono, ed è quella che più detesto. Tempo fa avevo scritto nel blog di Gabriele del doppio, per cui avevo diviso me stessa in due, quello per cui mi vedevano gli altri nel passato e quello che sono ora. Quelli del passato non mi hanno mai accettato.

    La delusione sta nel fatto che essere buoni e bravi e credere nella verità, la serenità, la mitezza, ecc. è sinonimo di fessitudine. Detestavo essere buona.

    Al contrario essere duri e freddi è sinonimo di positività.

    In passato quando ero più giovane avevo capito che per essere visti bene dagli altri e avere una bella immagine, bisognava fare le cose come gli altri, cioé bere, fumare, cannarsi, avere i pregiudizi, perdere la reputazione, ecc.

    Ma gli ideali sono duri a morire.

    Oggi, spesso so già cosa pensano le persone di me e faccio le previsioni perché da molto tempo avevo capito che le persone si fanno un idea dell'altra persona e rimane sempre quella.
    Anche se la persona o la sua vita cambia, penserà sempre allo stesso modo.

    spesso quando incontro certe persone non sopporto più sentirgli dire sempre le stesse cose, non solo su di me ma su altri della mia famiglia. E sono quei tipi di persone che poi ti condizionano la vita e vogliono che si faccia quello che vogliono loro, perché sono quei tipi di persone che credono e creano la vita degli altri.

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  3. per fare un esempio avendo avuto sempre l'immagine di persona buona e brava e non mi arrabbio mai, questo forse è stato il mio problema, dovevo arrabbiarmi ed essere cattiva, ma io so e ne ho intravvisto che dietro la mia apparente immagine buona se mi arrabbierei sul serio farei paura sul serio.

    Pochi giorni fa ebbi un pensiero felice: quanto è bello non litigare, sembra che io sia l'unica che non litica.

    (sul fatto che la maggior parte delle persone che conosco si litigano a vicenda gli uni con gli altri, per un nulla si odiano,ecc.).

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  4. MARY,
    ti sento spesso dire che le persone dicono sempre le stesse cose: è vero!
    E' terribile questa staticità delle idee, sembra che la mente e la vita della gente ristagni...
    Tuttavia, io in questo post volevo porre l'accento soprattutto su come noi siamo in qualche modo un modello per gli altri e di come questi odelli siano assorbiti profondamente ed agiscano indipendentemente influenzandoci...la trovo una cosa terribile questa dei vissuti/modelli interiori. Baci

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  5. ROSARIO, io mi riferivo non alla capacità di guardare deitro all'immagine, io mi riferivo al fatto che gli altri sono un modello per noi nella vita e che questi modelli vengono interiorizzati e restano lì e ci influenzano pesantemente senza che ne abbiamo consapevolezza...

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  6. Marina, sono sempre stata punto di riferimento dei miei alunni e penso di essere stata positiva, visti i risultati nel tempo...
    Per quanto riguarda gli adulti non so.
    Comunque nel bene e nel male sono sempre me stessa con pregi e difetti.

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  7. Questa è la vera libertà dell'essere Carissima Marina, ri-scoprire che dentro se stessi c'è l'immenso universo che qualcuno ci ha condizionato a credere che fosse fuori di noi.

    Per certi versi si può parlare anche di manipolazione della consapevolezza che oggi viene attivata in mille modi da esseri assi egoisti e privi anche di un cuore.

    Una cosa debbo elogiarti assai carissima Marina, è una rara virtù, qualcosa che io non posseggo in questa mia libera natura, la tua innata assai saggia e meravigliosa giusta espressiva rappresentazione che ti permettere di esprimere congetti e stati dell’essere assai difficili per il mio cuore da esternare fuori con tante e giuste appropriate significative parole.Ciao Carissima, possa il tuo meraviglioso amorevole cuore guidarti verso maggiori più elevati piani di consapevolezza, affinché possa essere anche benefica traccia interiore per tanti assai cari amici del cuore.

    Affettuosamente
    Raffaele

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  8. STELLA, non ho dubbi...ma io mi riferisco anche ai nosrti modelli interiori, specialmente ai miei!

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  9. RAFFAELE, ovviamente io parlo di me stessa, dei passi che io compio e degli ostacoli che trovo. Devo molto alle mie figlie...per amore della verità.

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  10. conosci te stesso... è vero ,quello che dici che gli altri ci influenzano.
    ma è anche vero che noi influenziamo chi ci sta vicino.
    se due persone che conoscono anima , il loro diaologo è diverso ognuno mette in rilevo le proprie patologie...non ti sei accorta?
    n.r.

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  11. Sì Rosario...ma ogni tanto ci vuole un po' di leggerezza: hai visto che Stella mi ha dato il premio Butterfly! Certo che gli argomenti che trattiamo qui non è che siano proprio così leggeri!

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  12. .....marina è complesso il concetto ,ma nella realtà commetiano errori enormi...dobbiamo riflettere e acoltare ascoltare ascoltare...perchè ti ho sempre detto che io sono disposto a stare per ore ad ascoltari ..c'è la parte conscia e inconscia che stanno in conflitto e si presentano come i peperoni una smentsce l'altra.
    perchè mi capita quasi tutti igiorni di cavarmela nelle relazioni personali?
    pechè le patolgie che avvolgono la stragrande maggioranza sono visibili ad occhio nudo!
    come mai tu metti in difficoltà ad un soggetto che con te ,che conosci BENISSIMO,e questo puntualmente sfugge è timdo è debole perde la sua astuzia di volpe?
    l'uomo fà il luogo!!!!!!!!!
    ma oggi è nera per me
    baci a tutti
    il viandante

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  13. ROSARIO, sapessi chi ti sente...ma adesso va bene: ho chiesto ed ho avuto risposta!

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  14. ora che ci penso sono stata un modello per alcuni dei miei fratelli e sorelle poiché me ne sono occupata per molti anni, e anche per me stessa. Ma al contrrio non ho mai incontrato e sentito come modello qualcuno, che fosse superiore a me, se non quei modelli che non sono persone reali o vive.

    Secondo le mie esperienze e visioni ho sempre sostenuto che non si dovrebbe essere consapevoli di essere un modello per altri o fare cose per gli altri, in questo modo l'Io può superelevarsi e perdere la naturalità e spontanietà, oltre al fatto che non ci sarebbe più la crescita interiore, poiché quando si raggiunge la consapevolezza di essere giunti alla meta o di essere qualcosa di superiore,
    è come se non c'è più niente da sapere e fare.

    Ho letto da varie parti che spesso i modelli interiori e quelli esteriori, certe volte non rispecchiano nemmeno noi stessi ma quello che vorremmo essere per gli altri.

    Da un altro punto di vista, per potersi autocoscersi e capire fino in fondo se stessi, dove specialmente in certi casi ci sono blocchi o incomprensione, bisognerebbe autoalienarsi, ricondursi alla propria natura più bassa, ai propri aspetti più negativi, diventare il più piccolo per diventare grandi, si dovrebbe pensare e sentire attraverso l'anima.

    Così forse si riuscirà a capire se stessi.

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  15. MARY,
    eppure ti posso assicurare che tutta la nostra esperienza si traduce in modelli interiori/vissuti...è una cosa terribile: io ci sto lavorando sopra.

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  16. Ogni vita riporta più o meno quei retaggi di tante precedenti, anche se l'essere deve conseguire altre finalità. Ma ci sono realtà ancor più grandi che riquardano la multidimensionalità che contemporaneamente coesite in più realtà, in più piani di consapevolezza, in più universi paralleli.

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