Anime e daimon e Moire e destino...


Quando tutte le anime si erano scelte la vita, secondo che era loro toccato, si presentavano a Lachesi. A ciascuna ella dava come compagno il genio (daimon) che quella si era assunto, perché le facesse da guardiano durante la vita e adempisse al destino da lei scelto. E il daimon guidava l'anima anzitutto da Cloto: sotto la sua mano e al volgere del suo fuso, il destino prescelto è ratificato. Dopo il contatto con Cloto, il daimon conduceva l'anima alla filatura di Atropo per rendere irreversibile la trama del suo destino. Di lì, senza voltarsi, l'anima passava ai piedi del trono di Necessità.
(Platone, La Repubblica, X)

Commenti

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  2. Bellissime assai espressive ermetiche parole, carissima Marina, che se capite nel proprio amorevole intuitivo cuore sono chiavi di volta per capire tante cose che prima non venivano contemplate solo con la razionale mente.


    In qualche posto Ho anche rimarcato che nulla è lasciato al caso, tutto ha un senso, uno scopo non esiste il caso, non esiste la coincidenza casuale, anche il più improbabile e assurdo caso non esiste, ma esiste una legge universale, la legge di sincronismo degli eventi. La sincronicità è la mente di Dio. Credetemi anche questo è difficile da digerire e d'accettare perché neanche un capello che cade è trascurato nel nostro cammino.Nulla avviene per puro caso, nulla. La sincronicità è come un’interfaccia, un portale o una compenetrazione con una dimensione alternativa di questa nostra realtà che crediamo unica e la sola. Oggi, questa sincronicità possiede una corrispondente scientifica nella nuova base elementare della fisica quantica. E’ quell’effetto non locale, che ha carattere acausale anche se non esistono (ordinariamente) ancora meccanismi conosciuti fisici che possano spiegarlo.

    Le sincronicità sono un principio universale connettivo acausale fra persone, eventi o verso altre fonti creative di risonanze cosmiche dell’universo. (Ostenta) Accadono a tutti indipendentemente dal loro bagaglio culturale o condizione Social Politico Religioso. E’ come un lampo che per un breve drammatico drastico momento unisce il cielo e la terra. Gli stessi guizzanti fulmini prodotti dagli impulsi elettrici del nostro cervello. Una grande benevola intelligenza superiore responsabile del destino del micro e macro universo.

    Un’infinita rete di fili pervade tutto l’universo. I Fili orizzontali sono nello spazio, i fili verticali sono nel tempo. Ad ogni loro incrocio, c’è un essere. E ogni essere è una perla di cristallo. Il grande fulgore di un Essere Assoluto illumina e penetra ciascuna perla. E ciascuna perla riflette non solo la luce di tutti gli altri cristalli della rete, ma anche ogni altro riflesso dell’universo intero (la rete di Indra – RigVeda).

    L’idea della creazione come un vasto intrico di esistenze correlate sottolinea i legami esistenziali e spirituali altrimenti invisibili, che uniscono ogni particolare dell’universo per apparire là dove si intersecano. Non per nulla Indra è il dio vedico universale, che cattura ogni cosa nella sua rete cosmica.

    Se solo si seguisse l’innata benevola ispirazione del proprio cuore, quel grandioso destino dell’eroe, della Moira superiore, allora e solo allora ogni indesiderabile, inaccettabile oscuro fato troverà nel lato oscuro, il celato assai nascosto bene e buono della vita, ma soprattutto ritroverà anche il vero senso della vita. Perché solo quando il sitar è ben accordato (allineamento dei chakra) possiamo danzare all’unisono con il cuore degli uomini.

    Se solo ricordassimo gli eventi che ci parlano del nostro passato, fin da un assai tempo dimenticato. Se solo riascoltassimo quanto saggiamente ci viene riportato dai grandi saggi e pensatori di ogni tempo. Se solo capissimo che la sincronicità è l’esperienza diretta che ci rapporta al nostro vero Dio interiore, e capire per analogia, come ogni cellula del nostro corpo noi stessi siamo con la stessa modale espressione connessi allo scopo universale della vita e parte integrale di esso. Se solo capissimo come trascendere quell’indefinibile concetto non rapportabile da nessun credo, ma capissimo con il solo semplice umile cuore quella meravigliosa nascosta verità del CORPO di DIO.

    Nel nostro più intimo intuitivo percepire sappiamo di non essere entità separate, né tanto meno distinte l’una dall’altra, e neanche dal resto della creazione, siamo in Dio come Dio è in noi e in tutto il creato.

    Oggi, grazie alle nuove scoperte della scienza in sinergia con il libero pensiero si è più consapevoli di tanti eventi sincronici, è come se Dio stesso cominciasse a farsi conoscere come la somma ed in ogni componente di tutto l’universo manifesto.

    Ogni particella della creazione è un necessario dettaglio vivente Co-Creante del Creatore la cui rivelazione si esprime nella totalità dell’esistenza stessa. Dio che è in ogni essere è sempre presente nel processo di creazione in un universo sempre in continua espansione verso l’esterno così come per amorevole forza trainante si espandono anche i nostri destini individuali.

    Siamo Co-Creatori insieme alla grande mente cosmica per esprimerci e comprenderci attraverso questa nostra non unica, non solitaria ricerca della coscienza umana, ma in fratellanza con tutte le forze e gli esseri del creato, con i fratelli minori e per aprire sempre di più quei cancelli energetici dimensionali con nostri Fratelli Maggiori.

    Ieri la scienza moderna riduceva l’esistenza e l’uomo ad un semplice evento casuale meccanicistico e quasi depersonalizzato e sminuito della natura, come anche le religioni istituzionali si preoccupavano più di mantenere il loro potere temporale e la loro importanza invece di essere sorgente di giusta trascendentale capita ispirazione spirituale.

    Oggi niente è più convincente dell’esperienza personale, diretta specialmente quando va al di là della nostra usuale, ordinaria mente razionale per toccare con la silente mente l’anima in un’esperienza transpersonale. E’ come dire, che come San Tommaso vogliamo capire da noi stessi senza nessuna benevola, giusta o ingiusta imposizione, senza nessun imposto dogma di qualsiasi credenza religiosa.

    In questo tempo di grande materialismo, molti hanno dimenticato di possedere un’anima perché non hanno mai avvertito la sua presenza o tanto meno la sua celata esistenza o perché sviati dai numerosi quotidiani impegni materiali e problemi della vita. Ma è anche vero che anche oggi, come per un trascinevole vortice, è come se tutta la coscienza di massa si stia movendo verso una maggiore consapevolezza. Questa è anche la sincronicità, perché è una legge universale che in ogni benevolo/malevolo evento ha il potere di riaprire quelle porte, quei portali che ci permettono d’essere consapevoli della propria anima e soprattutto del proprio sé superiore, dell’IO, dello spirito immortale.

    La chiave d’orata come ci rapportano gli antichi sapienti greci era conosciuta come la katharsis, quella celata forza che è nella trasfigurazione emotiva, nella purificazione dell’animo umano quando questa rincontra il Divino. Quella divina forza che di sicuro, non si trova su una montagna, racchiusa fra quattro mura o in una chiesa, ma in quella vera Cattedrale di Dio, in quella Sancta Sanctorum, in quella divina custodia biologica, nel CUORE d’ogni uomo, là in quel divino legame tra ogni consapevole battito del nostro cuore e la pulsazione esterna del cosmo. Là e solo là si trova la divina congiunzione dove il mondo esterno s’incrocia con quello interno. Ed è proprio quella benevola esperienza estatica, catartica dell’estasi, di coscienza modificata che c’è il legame mancante con la realtà spirituale del nostro IO Superiore che a volte riscopriamo nella nostra ricerca di coincidenza significativa dei perché di ogni causa prima attraverso la meditazione, la contemplazione o attraverso le percezioni extra sensoriali che spesso si rivelano in un grande inaccettabile dolore.

    La sincronicità instilla la comprensione e compassione per tutte le cose animate o inanimate perché c’aiuta a vedere che ognuna è un pezzo importante nel crescente espansivo mosaico della creazione, un’opera d’arte che sarebbe incompleta, sminuita, degradata dalla perdita di un solo piccolo frammento. Così come ci appare sfocata un’immagine in un televisore o in un quadro, di un mosaico se viste da vicino, così ci sfugge la sua completezza finché qualche causa di coincidenza significativa ci fornisce la giusta prospettica distanza in una VISIONE di un tutto molto più chiaro.

    Pensate proprio ancora che molte cose avvengono per puro caso?Pensateci, pensateci, fa bene al cuore, all’anima e all’essere generare quei dubbi necessari che richiedono per attrazione tante risposte.

    Affettuosamente
    Raffaele

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  3. RAFFAELE,
    Einstein era solito dire che : "IL CASO è DIO CHE PASSEGGIA IN INCOGNITO".
    Raffaele mio, speriamo che sia così, ci sono delle sincronicità che mi accadono da anni e spero che significano qualcosa di buono perché sapessi quanto sono preoccupata di non riuscire a tenere unita la mia famiglia!

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  4. ah mari!
    penso ai miei daimon che mi hanno condotto in tante parti e non da Valentino o Armani...
    Trussardi ,sai ho un fratello che faceva lo stilista in francia a Cannes
    n.r.

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  5. Rosario,
    a me mi sa che sono stata presuntuosa dall'altra parte...

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  6. STELLA, cosa vuoi dire? Scusa ma non capisco, ti riferisci alla mia scelta riguardo a questa vita? In quel caso è come tutti...

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  7. ..e se tu sei presuntuosa , i presuntuosi cosa sono?
    delle belve!!!!!!!!
    ah MARI!
    e cerchiamo un sorriso,oggi non ne ho visto uno
    che bella giornata


    viva la felicità ,demoni permettendo

    il viandante ispanico

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  8. ...mo' sei diventato ispanico...vai alla Continentale c'è una storia che ti può piacere...

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  9. navigando mi accade di tutto
    ho un gattino che gli faccio le coccole
    il viandante animalista ti va bene

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  10. come te lo devo dire che bisogna abbandonarsi ad afrodite,fare anima !!!!!!!!
    N.R.

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  11. Anche l’Afrodite Pandemos è vibrante emozioni terrene per quel necessario passeggero equilibrio naturale, ma alla fine, la vera finalità è ritrovare l’Afrodite Paradisiaca attraverso quel sentiero che passa attraverso la dea Diana con l'Apollinea luce.

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